Con Alitalia, «credo ci possano essere molte sinergie, dalla sovrapposizione di rotte a breve o lungo raggio, all’integrazione sui sistemi di royalty e tante altre. Il principio è che questo paese debba mettere a sistema le sue porte d'accesso: porti, aeroporti e stazioni». Così l’ad di Fs, Gianfranco Battisti, in audizione alla Camera. Sull'eventuale ingresso di Fs in Alitalia, «guardiamo a tutte le opportunità che il mercato ci offre quando ci sarà proposto un piano lo valuteremo, ad oggi non c'è stato proposto niente».
A proposito del possibile piano di ingresso di Fs in Alitalia - visto che la procedura di vendita della società scade il prossimo
31 ottobre - l’ad Battisti ha spiegato che i tecnici del governo «ci staranno lavorando, con i tempi ce la facciamo, per la due diligence non ci vuole tantissimo». «Quando vedremo il piano industriale - ha aggiunto
il numero uno di Ferrovie - , faremo la valutazione dell'opportunità o meno e decideremo se eventualmente entrare
nell'operazione». Battisti esclude comunque che l'eventuale ingresso del gruppo in Alitalia possa provocare una distorsione della concorrenza. «Non vedo questa minaccia», ha assicurato, commentando così il rischio specifico per il mercato prospettato dai vertici
di Italo-Ntv. «In questo caso - ha chiarito Battisti a margine di un'audizione alla Camera - le piattaforme di distribuzione
dei biglietti possono essere aperte a tutti gli operatori non c'è nessun vincolo, si può fare un'integrazione dal punto di
vista distributivo, chiunque può farlo, ecco perché non c'è discriminazione»
La compagnia Alitalia è tornata proprio in questi giorni a rivedere dopo tanto tempo un utile nel trimestre. Il periodo luglio-settembre si avvia infatti a chiudere con un risultato netto positivo per circa 2 milioni. Grazie all'aumento dei ricavi e alla riduzione dei costi, e nonostante il caro-petrolio. Segnale di una compagnia che sta cambiando volto e che, con in cassa 770 milioni di euro, si presenta - hanno assicurato i commissari straordinari Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi che la stanno pilotando da quasi 17 mesi - «molto più interessante per un acquirente» di quanto non lo fosse un anno fa. Il trend di crescita si era visto già nei primi due trimestri, cresciuti ad un ritmo del +6/7% dei ricavi passeggeri. E ora anche questo terzo trimestre conferma il miglioramento, nonostante il costo del petrolio che - puntualizzano i commissari - continuerà a costituire «il punto interrogativo per il settore per il prossimo futuro».
© Riproduzione riservata