Un maxi “Fondo di rimborso” per risarcire i risparmiatori di Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e delle 4 banche dell'Italia centrale, con una ricca dote da 1,5 miliardi di euro. È quanto annunciato dal Governo con il via libera alla nota di aggiornamento al Def. Le risorse arriveranno dal cosiddetto “Fondo dei conti dormienti” creato nel 2008 e che ora ha una disponibilità ben superiore al miliardo di euro. La somma è custodita al ministero dell’Economia ed è alimentata annualmente (circa 100 milioni all’anno) dai conti dormienti, cioè tutti quei rapporti bancari non mobilitati da almeno 10 anni. La gestione di questi fondi è della Consap, che raccoglie le domande di rimborso da parte degli eventuali aventi diritto.
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Il ristoro dei risparmiatori truffati
Con l’ampliamento della dote per risarcire i risparmaitori rimasti danneggiati dalle recenti crisi bancari si completa l’azione
del governo gialloverde che ha concentrato da subito l’attenzione sul ristoro dei risparmiatori truffati. Con il decreto
Milleproroghe approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la scorsa settima, con un emendamento fortemente voluto dal
viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia (Lega), sono state definite le regole di accesso al Fondo di rimborso e soprattutto
è stata aperta la strada dei ristori all’arbitro finanziario della Consob.
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La procedura sul sito istituzionale
E la commissione che vigila sulla borsa non ha perso tempo e ha già diramato sul suo sito istituzionale la procedura per
la richiesta di ristoro da parte dei risparmiatori danneggiati, che hanno perso i propri soldi investendo in titoli emessi
dalle banche poste in risoluzione a fine 2015 (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio
di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti) e in liquidazione coatta amministrativa nel giugno 2017 (Banca Popolare di Vicenza
e Veneto Banca).
Le linee guida per otenere il ristoro
Sul sito www.consob.it sono, infatti, disponibili l’Avviso e il relativo modulo per presentare la domanda di rimborso. Attenzione, beneficiari
sono i risparmiatori che hanno già presentato ricorso all’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), istituito presso
la Consob e che abbiano ottenuto, ovvero otterranno entro il 30 novembre prossimo, una decisione a loro favorevole. In base
alla norma del Milleproroghe in vigore dal 22 settembre scorso il ristoro è pari al 30% del danno liquidato dall’Arbitro finanziario,
con un tetto massimo di 100 mila euro. Le domande possono essere presentate anche dai risparmiatori che abbiano sottoscritto
titoli emessi da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca tramite le loro rispettive controllate, Banca Nuova e Banca Apulia.
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