Le prime reazioni a caldo della stampa e dei siti internazionali all’accordo raggiunto giovedì sera sull’asticella del rapporto deficit-Pil vanno in un’unica direzione: è una vittoria per l’asse populista Lega-M5S, sconfitta la linea filo-europea del ministro dell’Economia Tria e del capo dello Stato.
Bloomberg: populisti sempre più forti
«L’establishment italiano - scrive l’agenzia Bloomberg in un’analisi dal titolo “La battaglia italiana sul deficit mostra
la forza crescente dei populisti” - ha subito un brutto colpo dal duo populista Di Maio-Salvini, che hanno vinto la prima
battaglia per finanziare le loro costose promesse elettorali. Il nuovo obiettivo del 2,4% è una sconfitta per Tria e Mattarella».
Ft: in dubbio la sostenibilità del debito italiano
Il Financial Times sottolinea come l’accordo segna un «forte aumento nella spesa pubblica» dopo che i leader della maggioranza
«sono emersi vittoriosi dal teso confronto con il ministro tecnocratico dell’Economia». Secondo il quotidiano londinese il
nuovo obiettivo di deficit «potrebbe indurre gli investitori a mettere in dubbio la sostenibilità del debito italiano».
Les Echos: Di maio e Salvini cantano vittoria
Anche la stampa francese sottolinea la sconfitta del ministro dell’Economia: «Di Maio e Salvini cantano vittoria - scrive
il quotidiano economico «Les Echos» - tutte le loro promesse elettorali entrano nella manovra. Hanno vinto la battaglia del
deficit».
Faz: L’Italia si indebita ancora
La Frankfurter Allgemeine Zeitung, quotidiano tedesco, titolo in maniera molto sessa e difficlmente contestabile: «L’Italia
vuole indebitarsi ancora di più». «Nella controversia sull'ammontare del deficit dell'Italia nel bilancio 2019, c'è stato
un accordo iniziale su un nuovo debito aggiuntivo e su un debito pubblico più elevato», scrive l’autorevole quotidian, che
conclude: «Il vice presidente del Consiglio Luigi di Maio parla di una “giornata storica” e profetizza la fine della povertà».
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