«Stiamo presentando un progetto innovativo, secondo le linee di Agenda 2020 e le nuove norme, che includerà non solo le città di Milano e Cortina ma anche le rispettive Regioni, Lombardia e Veneto, entrambe pronte a sostenere l'offerta e fornire le garanzie». È quanto ha scritto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella lettera al Comitato olimpico internazionale con cui oggi ha ufficializzato la candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi 2026. Nella missiva al presidente del Cio, Thomas Bach, Malagò ha annunciato che la presentazione della candidatura Milano-Cortina segue le decisioni del Consiglio dei Ministri di venerdì scorso e ha «il sostegno politico del nostro Governo».
Decisione criticata dalla sindaca pentastellata di Torino
La decisione di candidare Milano e Cortina è stata criticata dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, che nei giorni scorsi
ha rifiutato la proposta di un “tridente” che avrebbe visto anche la scesa in campo di Torino. «Candidatura incomprensibile»,
ha affermato la pentastellata. Appendini ha invitato il Coni a «entrare nel merito dei dossier e porli in votazione». Il
governatore del Piemonte Chiamparino ha chiesto invece di «recuperare un ruolo delle montagne olimpiche torinesi».
Il 4 ottobre prima riunione operativa a Venezia
«Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina»,
ha confermato durante la riunione della Giunta regionale il presidente della Lombardia Attilio Fontana.«Il presidente del
Coni, Giovanni Malagó, mi ha telefonato comunicandomi formalmente che il Coni ha presentato la candidatura di Milano-Cortina,
quindi Lombardia e Veneto per l’Italia ai prossimi giochi olimpici del 2026», ha poi spiegato Fontana durante la conferenza
stampa del dopo-Giunta. «È una notizia che aspettavamo - ha aggiunto -, siamo molto contenti e inizieremo a lavorare alacremente
perché diventi una candidatura approvata dal Cio». Giovedì 4 ottobre a Venezia si incontreranno Fontana, il governatore del
Veneto Luca Zaia, i sindaci di Milano e Cortina d’Ampezzo Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina, insieme ad alcuni rappresentanti
del Coni in vista della candidatura italiana.
Appendino: Milano-Cortina incomprensibile
«È una candidatura per noi incomprensibile - ha sottolineato la sindaca M5s di Torino, Chiara Appendino -, si tratta di andare
a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti. Torino era la meno costosa. Chi si assume questa responsabilità dovrà
spiegarla al Paese». ha concluso Appendino.
Di Maio: chi vuole fare le Olimpiadi se le paga da solo
«Dopo che è saltata l’ipotesi a tre la nostra posizione è molto semplice: chi vuole fare o se le paga da solo o non si fanno».
Così il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio a margine dell’assemblea Uilm a proposito delle candidature italiane per
le olimpiadi invernali. «E si dovranno pagare sia i costi diretti che i costi indiretti», ha aggiunto, spiegando che partirà
a breve una lettera indirizzata a alle amministrazioni di Cortina e Milano dove il Governo metterà nero su bianco il fatto
che non è disposto a spendere «un euro né come costi diretti che come costi indiretti».
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