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Consob, il mercato sta ancora aspettando

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Editoriale |presidenza vacante

Consob, il mercato sta ancora aspettando

Repetita iuvant. Martedì 2 ottobre abbiamo denunciato il fatto che in un momento delicato della vita politica del Paese e con i mercati che oscillano clamorosamente la Consob, l’organismo di vigilanza, è senza presidente. Mario Nava si è dimesso dall’incarico il 13 settembre scorso, dopo che Lega e il M5s, i due partiti di Governo, sono intervenuti con estrema decisione rendendo evidente la fine del mandato fiduciario. C’erano le premesse per la nomina immediata del successore. Così però non è stato. E la commissione resta senza guida durante lo scontro sulla manovra che si presta a scatenare speculazioni di ogni genere. I mercati sono sull’ottovolante ed è naturale che ci sia chi coglie l’attimo per trarne vantaggi. Meno naturale è che la nomina del presidente della Consob resti un oggetto dei desideri.

Nel frattempo si affastellano le candidature all’incarico, comprese quelle dei commissari attuali, a partire dal presidente facente funzione, Anna Genovese, il cui voto attualmente vale doppio in una commissione composta soltanto da quattro componenti contro i cinque previsti. Peccato, perché il vice premier Luigi Di Maio lo aveva promesso un minuto dopo l’addio di Nava. «Faremo molto presto», disse, aggiungendo che sarebbe stato nominato «un servitore dello Stato e non della finanza internazionale». Restiamo in attesa e, francamente, speriamo di non aspettare ancora troppo tempo.

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