Con la pace fiscale arriva anche la rottamazione ter delle cartelle Equitalia: saranno spazzate via le sanzioni e gli interessi, dilazionando in 20 rate trimestrali, cioè in 5 anni, il pagamento (questa terza edizione della rottamazione sarà quindi più vantaggiosa rispetto ai due anni concessi nelle due edizioni precedenti).
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Lo rendono noto fonti della Lega parlando delle misure concordate nel vertice di maggioranza che ha preceduto il Consiglio dei ministri sulla manovra e il decreto fiscale.
Rottamazione ter
Su tutto il magazzino delle cartelle esattoriali, quindi, saranno spazzate via le sanzioni e gli interessi, che in Italia
possono arrivare anche al 150% dell'importo originario, mentre il residuo potrà essere pagato in cinque anni. Sono interessate
- riferiscono fonti della Lega - anche le cartelle sotto i mille euro anteriori al 2010 che rappresentano, viene evidenziato,
il 25% del magazzino fiscale per circa 10 milioni di contribuenti.
Dunque la nuova edizione della rottamazione (la ter) dovrebbe consentire un piano di pagamenti più dilazionato nel tempo con rate che potrebbero essere spalmate anche fino a 5 anni. Ma non solo, perché dovrebbe riguardare i carichi affidati alla riscossione nel 2018 e allo stesso tempo guardare anche al passato, provando a invogliare proprio con piani di ammortamento più lunghi il mini-esercito di contribuenti attratto dalla prima edizione della definizione agevolata e che poi si è tirato indietro per la difficoltà di sostenere i versamenti in un massimo di 5 rate su due anni: per una cifra che secondo la Corte dei conti vale 9,6 miliardi di euro.
Sanatoria liti
Poi si punta a un raccordo tra sanatoria liti e cartelle. Se il ruolo per il quale il contribuente ha chiesto la sanatoria
scaturisce da un contenzioso, si potrà chiudere la lite pendente portando a scomputo quanto già versato per la rottamazione.
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