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Manovra, Juncker: non daremo altra flessibilità a Roma

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CONSIGLIO EUROPEO

Manovra, Juncker: non daremo altra flessibilità a Roma

Al Consiglio europeo di Bruxelles, la cancelliera Merkel ha chiesto che l’Italia dialoghi con la Commissione, mentre il presidente della Commissione Juncker ha chiarito che Roma non avrà altra flessibilità. Duro il cancelliere austriaco Kurz: «Nessuna comprensione per Roma».

«Ci aspettiamo osservazioni critiche» dalla Commissione Ue, ma ci siederemo attorno al tavolo e spiegheremo, perché più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella», confidava nelle prime ore della mattinata di giovedì 18 ottobre il premier Giuseppe Conte al suo arrivo al vertice Ue.

GUARDA IL VIDEO - Lettera Ue all’Italia: deviazione senza precedenti

Nelle stesse dall’Europa montava l’allarme sui conti italiani 2019. Prima il premier olandese Rutte, poi il cancelliere austriaco Kurz («i debiti eccessivi sono pericolosi, non solo per i Paesi che li hanno accumulati, ma anche per l’Europa»), e infine dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. «Non abbiamo discusso il budget italiano, oggi non era il luogo, ed il tempo - ha detto Juncker nel tardo pomeriggio -. Ma so che nel passato la Commissione è stata accusata di essere stata generosa col bilancio italiano», riferendosi alla flessibilità. «I Paesi al telefono - ha aggiunto - si sono raccomandati di non aggiungere flessibilità alla flessibilità. Negli ultimi tre anni l’Italia ha speso 30 miliardi di euro. Siamo stati molto generosi, gentili e positivi con l’Italia. Perché l’Italia è l’Italia».

A metà giornata, trapelava la notizia: il Commissario Moscovici, oggi e domani a Roma, in occasione dell’incontro con il ministro dell’Economia Tria gli avrebbe la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici italiani.

«Con Macron affronterò le questioni italo-francesi all'ordine del giorno»
Manovra, ma non solo. Tra i temi sul tavolo del Consiglio europeo, anche la stretgia Ue nei confronti del processo di stabilizzazione della Libia. «Nel corso dell’incontro bilaterale» previsto oggi con il presidente francese Emmanuel Macron, ha anticipato Conte in mattinata, «affronteremo tutte le questioni bilaterali all’ordine del giorno tra Italia e Francia», e tra queste anche la Conferenza sulla Libia di Palermo. Questa, ha aggiunto il presidente del Consiglio, è «molto importante per la nostra linea di politica estera e interna, vista la sua incidenza anche sull’immigrazione». sullo sfondo del faccia a faccia gli sconfinamenti dei gendarmi francesi sui migranti.

Rutte a Conte: preoccupati per conti 2019
Conte ha incontrato il premier olandese Mark Rutte. «Buon incontro bilaterale con Giuseppe Conte durante il Consiglio europeo. Ho espresso le preoccupazioni dell’Olanda sui piani di bilancio per il 2019. Pieno sostegno alla Commissione Ue perché applichi gli obblighi comuni del Patto di stabilità», ha scritto in un tweet Rutte, dopo il bilaterale.

Il premier austriaco Kurz: Italia? Debito alto pericolo per l’Ue
Anche se le scelte di bilancio dell’Italia non sono all’ordine del giorno del Consiglio europeo, il tema è dunque al centro dell’attenzione. I debiti eccessivi «sono pericolosi, non solo per i Paesi che li hanno accumulati, ma anche per l’Europa», ha ricordato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz prima di entrare al vertice europeo a Bruxelles, rispondendo a una domanda sul bilancio dell’Italia. «Ritengo negativo che siano state fatte eccezioni per i Paesi più grandi», ha detto Kurz, che si è definito «un grande difensore» dei criteri di Maastricht e ha indicato la politica economica di Vienna come esempio di “equilibrio”.

Belgio: lettera Commissione Ue, primo intervento su rispetto patto stabilità
L’Italia non è il solo paese a essere sotto la lente della Commissione Ue per le scelte effettuate in materia di conti pubblici. Il Belgio ha ricevuto una lettera da Bruxelles che contiene dei rilievi al progetto di bilancio per l’anno prossimo in relazione al rischio di deviazione dal percorso di aggiustamento dei conti pubblici. La notizia è stata riportata dalla stampa nazionale. La “Finanziaria” belga prevede un aggiustamento strutturale del deficit pari allo 0,2% del Pil e non dello 0,6%. La lettera fa parte presumibilmente di un pacchetto di richiesta di informazioni e di avviso dei rischi di violazione del patto di stabilità, pacchetto che riguarderà diversi Paesi. In tal modo, la Commissione ha creato un “contesto” nel quale inserire il caso italiano: il bilancio dell’Italia per il 2019 è il solo per il quale la Commissione si prepara a una bocciatura, e quindi a una richiesta di correzione, se il governo non garantirà almeno un aggiustamento strutturale minimo del deficit rispettando gli impegni assunti a fine giugno dallo stesso Conte.

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