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Banche, inchiesta di legislatura faro anche sulle agenzie di rating

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bicamerale al via a gennaio

Banche, inchiesta di legislatura faro anche sulle agenzie di rating

La nuova Commissione bicamerale sulle banche e la finanza partirà dalle conclusioni raggiunte dall’inchiesta sulle sette crisi bancarie affrontata l’anno scorso dalla commissione Casini, ma per andare molto oltre. «Non saremo un tribunale, vogliamo approfondire le ampie tematiche che riguardano l’attività bancaria e finanziaria e la tutela del risparmio per mettere a punto proposte legislative concrete» ha spiegato il relatore, Stanislao Di Piazza (M5S).

Vasto programma, si parte a gennaio
Gli obiettivi dichiarati sono vasti, tali da giustificare un lavoro che durerà l'intera legislatura. La partenza è prevista a gennaio, dopo il via libera dell’Aula del Senato al ddl istitutivo, atteso per il 7 novembre, e il passaggio alla Camera che non dovrebbe portare novità visto che sul testo c’è un accordo di maggioranza piuttosto forte. L’oggetto dell’indagine è molto ampio, come si diceva, ed è raccolto in un elenco di 13 voci nell’articolo 3 del testo approvato in commissione Finanze.

Procura nazionale sui reati finanziari
I punti più forti sono tre: verificare le condizioni per l'istituzione di una Procura nazionale per i reati finanziari (modello Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo); analizzare la normativa su incompatibilità e conflitti d'interesse dei vertici delle autorità di vigilanza (Bankitalia, Consob, Ivass e Covip); verificare se l'evoluzione del progetto di Unione bancaria non determini una lesione dei principi di concorrenza alla base del mercato unico, vista l'attenzione - si legge nel testo - dedicata ai rischi del credito commerciale rispetto ai rischi di mercato. Sul punto, il presidente della commissione Finanze, Alberto Bagnai, ha spiegato che «concentrarsi solo sulle sofferenze delle banche italiane anziché sul rischio di mercato, ad esempio sui derivati tedeschi, ci sembra che determini un certo strabismo normativo che lede il nostro sistema». Ma l'inchiesta andrà ben oltre e affronterà temi che spaziano dai Confidi alle Bcc, dalle fondazioni bancarie alla regulation sul risparmio fino ai derivati finanziari, l’attività delle agenzie di rating, l’anatocismo, l’usura.

Paragone: sulle agenzie di rating inchiesta dovuta
A proposito dell’inchiesta sulle agenzie di rating, al centro dell’attenzione per i downgrade sul nostro debito sovrano, Gianluigi Paragone, senatore dei Cinquestelle che Luigi di Maio vorrebbe alla guida della commissione, parla di atto dovuto: «La loro debolezza è nota ormai da anni, persino Mario Draghi ne ha messo a fuoco i conflitti di interesse di cui sono portatrici. Va fatta una riflessione sui rating sovrani che condizionano gli Stati a livello europeo. Per questo è un atto dovuto farlo con la nuova nuova Commissione».

Budget da 180mila euro l’anno
La commissione d’inchiesta sarà bicamerale (20 senatori e 20 deputati) e dotata degli stessi poteri e limiti dell'autorità giudiziaria. Potrà contare su un budget certo (180mila euro l’anno aumentabile fino al 30%), i suoi componenti non dovranno avere conflitti di interesse e saranno vincolati al segreto sugli atti e i documenti acquisiti nel corso dell’inchiesta.

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