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Lettera Ue a Italia, verso una procedura per debito eccessivo

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Servizio |BRUXELLES SCRIVE AL MEF

Lettera Ue a Italia, verso una procedura per debito eccessivo

  • –dal nostro corrispondente

BRUXELLES - La Commissione europea ha scritto al governo italiano per chiedere maggiori informazioni sull'andamento del debito pubblico, e in particolare se vi siano fattori rilevanti che ne spieghino la sua recente evoluzione. Nella sua missiva, l'esecutivo comunitario ha implicitamente annunciato di essere al lavoro su un rapporto che potrebbe scaturire nell'apertura di una clamorosa procedura di infrazione per debito eccessivo.

La lettera, firmata dal direttore generale per gli affari monetari Marco Buti, è indirizzata a Alessandro Rivera, il direttore generale del Tesoro a Roma. Nella missiva, l'alto funzionario comunitario mette l'accento nuovamente su una Finanziaria italiana per il 2019 totalmente fuori linea con le regole del Patto di Stabilità. Tra le altre cose, il bilancio programmatico prevede un deficit del 2,4% del PIL, rispetto a un impegno italiano prima della pausa estiva dello 0,8% del PIL.

Secondo la Commissione, «il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale». Secondo Eurostat, il debito era al 131,2% del PIL nel 2017, «confermando così che l'Italia non ha compiuto progressi sufficienti verso il rispetto del parametro di riferimento relativo all'adeguamento del rapporto debito/PIL». Ribadendo quanto detto dal vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis la settimana scorsa, Bruxelles teme che prima facie l'impegno sul fronte dell'indebitamento non sia rispettato.

DALLA PROCEDURA PER DEBITO ALLE SANZIONI: COSA PUÒ FARE LA COMMISSIONE EUROPEA

In questa ottica, l'esecutivo comunitario chiede quindi al governo italiano di illustrare entro il 13 novembre i fattori rilevanti che potrebbero in un modo o nell'altro spiegare la deriva del debito pubblico. La scadenza è la stessa entro la quale Roma deve presentare un nuovo bilancio 2019. Date le dimensioni dell'economia italiana, il debito «è anche una fonte di preoccupazione per l'area euro nel suo complesso», spiega il direttore degli affari economici nella sua missiva.

La lettera di oggi giunge dopo che la Commissione ha bocciato la Finanziaria del 2019 e dato al governo Conte tre settimane per rivedere il bilancio programmatico. La preparazione di un rapporto sul debito ex articolo 126/3 è propedeutica alla possibile apertura di una procedura per debito eccessivo. Il rapporto potrebbe essere pubblicato il 21 novembre quando Bruxelles è chiamata a illustrare le sue opinioni di bilancio.

L'apertura della procedura rimane probabile, non ancora certa. Tutto dipenderà dalla scelta del governo Conte di rivedere o meno la Finanziaria. Lunedì 5 novembre il ministro dell'Economia Giovanni Tria parteciperà qui a Bruxelles a una riunione dei ministri delle Finanze della zona euro durante la quale dovrà spiegare un bilancio programmatico che ha provocato molte critiche in tutti i paesi membri dell'unione monetaria.

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