Potrebbe davvero essere la volta buona. La lotteria degli scontrini già delineata nell’ultima legislatura, copiando il modello portoghese, proverà davvero a partire dal 1° gennaio 2020. A patto, però, che funzioni la scommessa dell’obbligo di trasmissione telematica al Fisco dei corrispettivi, vale a dire di ricevute e scontrini da emettere esclusivamente in formato digitale.
Il decreto fiscale (noto soprattutto per i nove condoni) vuole rimettere in moto la macchina dell’estrazione a sorte con tanto di premi (non in denaro) per chi lascerà negozio o esercizio commerciale con lo scontrino in mano. Attenzione, però, perché per partecipare e farsi “rintracciare” dall’amministrazione finanziaria almeno per farsi consegnare il premio bisognerà necessariamente lasciare nelle mani del negoziante o dell’esercente il proprio codice fiscale.
L’estrazione a sorte
La lotteria sarà possibile solo se il Fisco avrà a disposizione non solo il dato cumultato dei corrispettivi giornalieri ma anche le informazioni puntuali della singola operazione: data, importo, modalità di pagamento e, come anticipato, il codice fiscale del contribuente. Dati che, come sottolineato dal direttore delle Entrate Antonino Maggiore in audizione in commissione Finanze al Senato sul decreto fiscale, sono «essenziali per consentire all’amministrazione finanziaria di realizzare i processi automatici di estrazione a sorte».
Non solo. La partecipazione al gioco sarà riservata solo ai contribuenti residenti nel territorio dello Stato, che effettuano acquisti di beni o servizi, fuori dall'esercizio di attività di impresa, arte o professione, presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi.
Lotteria solo per i maggiorenni
Per un Governo che fa la guerra al gioco d’azzardo e tutela i minori, non poteva mancare il divieto di gioco per gli under 18. Certo, c’è da chiedersi quale sia l’azzardo nell’estrazione di una lotteria che non prevede premi in denaro e che, invece, potrebbe prevedere anche un motorino o una mini-car. Premi fortemente attrattivi per gli under 18 che, del resto, consumano e spendono.
Se la filosofia di fondo è quella di creare con la lotteria degli scontrini un «conflitto di interessi» per stanare il più possibile il nero, con l’esclusione dei minori ci potrebbero essere vendite per cui non ci sarebbe l’interesse a chiedere lo scontrino.
Niente divieto di pubblicità
Trattandosi di un gioco di Stato, come la lotteria Italia, anche l’estrazione a sorte degli scontrini non sarà soggetta al
divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo introdotto la scorsa estate con il decreto lavoro (Dl 87/2018) dal Governo gialloverde.
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