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Lega: resta il nostro no

Prescrizione: l’emendamento M5S cambia titolo per superare l’inammissibilità

La relatrice al ddl anticorruzione Francesca Businarolo del M5s ha ritirato l'emendamento sulla sospensione della prescrizione. Lo ha annunciato nella seduta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera preannunciando un nuovo testo riformulato. Ma il nuovo testo presentato dai relatori in realtà è identico al precedente: solo il titolo è stato modificato. Infatti per superare la tagliola dell’inammissibilità per estraneità di materia il titolo è stato cambiato aggiungendo «nonché in materia di prescrizione del reato».

Necessario un vertice fra i leader
Intanto c’è stata una riunione al ministero sul ddl anticorruzione, prima dell'inizio dei lavori della commissione, tra il Guardasigilli Alfonso Bonafede e i parlamentari M5S-Lega. Le posizioni restano distanti e quindi è necessaria un'interlocuzione a livello politico superiore. Il M5S tiene il punto e non intende rinviarlo ad altri provvedimenti. Per la Lega, come ha precisato il capogruppo del Carroccio in commissione Affari costituzionali Igor Iezzi, «rimane il dissenso sulla prescrizione».

Scontro nel governo
L’emendamento della discordia ha innescato un vero e proprio scontro nel governo tra il ministro della P.A. Giulia Bongiorno e quello della Giustizia Alfonso Bonafede. «La sospensione della prescrizione» dopo il primo grado di giudizio «è una bomba nucleare sul processo. Sono molto preoccupata», aveva detto Giulia Bongiorno intervistata da Maria Latella a SkyTg24. Immediata era stata la protesta dei penalisti italiani.

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Conte, prescrizione? Se ne è fatto grande abuso
«È un tema sacrosanto, il nostro processo penale attraverso la prescrizione ha conosciuto la denegata giustizia, perché la fisiologia del corretto accertamento dei fatti» da parte «dello Stato contempla la decisione di merito» e «di questo istituto si è fatto un grande abuso», ha detto il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa con il primo ministro algerino Ahmed Ouyahia, rispondendo a una domanda sulla prescrizione.

Businarolo: superati i paletti formali
«Sulla riforma della prescrizione adesso abbiamo anche superato ogni eventuale paletto formale. Con la riformulazione del titolo del provvedimento anticorruzione abbiamo messo al riparo da possibili censure la norma per bloccare il decorso della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Con i colleghi abbiamo aggiunto, nel titolo del provvedimento, oltre il riferimento al contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione, quello alla riforma della prescrizione, che adesso contiamo di portare a casa», ha spiegato in una nota la deputata M5S e relatrice del provvedimento Francesca Businarolo.

Costa (Forza Italia): malriuscito il lifting sulla prescrizione
«L'emendamento sulla prescrizione inammissibile era e inammissibile resta, anche dopo il lifting, peraltro malriuscito, operato dai relatori. Una forzatura mai vista sulla pelle dei cittadini, con un testo in totale contrasto con i più elementari principi costituzionali», ha spiegato Enrico Costa, deputato e responsabile del dipartimento Giustizia di Forza Italia.

Donzelli e Lucaselli (Fdi): «No a trucchetti indecenti»
Fratelli d'Italia ha chiesto «che la maggioranza si esprima subito sull'ammissibilità dell'emendamento sulla prescrizione prima ritirato e poi ripresentato di fatto identico», spiegano i deputati di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Ylenja Lucaselli. «Altrimenti è necessario prendere atto che non ci saranno i tempi necessari per portare il provvedimento in Aula la prossima settimana. Se M5S e Lega non stanno trovando un accordo crediamo sia più dignitoso rimandare il ddl a data da destinarsi piuttosto che andare avanti con trucchetti indecenti come quello di ritirare l'emendamento e ripresentarlo cambiando solo il titolo».

Bazoli (Pd): «Su prescrizione siamo al ridicolo»
«Sulla prescrizione siamo arrivati al ridicolo che, per evitare la declaratoria di inammissibilità dell'emendamento per la evidente estraneità della materia rispetto all'anticorruzione, i relatori hanno ripresentato l'emendamento uguale, solo con l'aggiunta della modifica alla rubrica della legge, che ora reca, dopo 'misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione' anche le parole 'nonché in materia di prescrizione del reato'», ha sottolineato Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera, a proposito del ddl Anticorruzione.

Saltano circa 27mila prescrizioni
Secondo i dati del ministero della Giustizia - gli ultimi disponibili riguardano il 2016- lo stop al decorso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado avrebbe impedito l'estinzione di 26.926 procedimenti (fra appello e Cassazione).

Associazioni forensi, riforma contraddice giusto processo
L'Unione nazionale camere avvocati tributaristi (Uncat), l'Unione nazionale camere civili (Uncc), l'Associazione italiana avvocati di famiglia (Aiaf) avevano espresso il loro netto dissenso, chiedendone l’immediato ritiro. «L'allungamento dei termini, dissimulando l'incapacità del legislatore e della classe di governo di rendere efficiente l'amministrazione della giustizia, si legge in una nota congiunta, punirebbe irragionevolmente coloro che, all'opposto, confidano nella ragionevole durata dei processi che costituisce elemento essenziale e imprescindibile per la tutela dei diritti degli imputati e delle persone offese dal reato».

L'allungamento dei termini, prosegue il comunicato, contraddice il dovere dell'apparato statale di garantire il giusto processo previsto dall'art. 111 Costituzione e dai principi comunitari, ne testimonia la sconfitta, ignorando colpevolmente il dettato normativo (art. 159 co. 1 n. 3 c.p.p.) a mente del quale i rinvii chiesti dagli avvocati, anche per loro legittimo impedimento, sospendono il corso della prescrizione.

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