Roberto Battiston revocato dalla presidenza dell'Agenzia Spaziale Italiana. A renderlo noto è lo stesso numero uno dell’Asi Battiston in un tweet. «Oggi il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi. È il primo spoil system di Ente di Ricerca», ha scritto Battiston. «Sono entrato a testa alta nel momento più difficile per l'Asi. «Esco a testa alta - ha detto ai dipendenti dell’Asi nel discorso di saluto - dopo quattro anni indimenticabili. Con un’agenzia che ha recuperato la reputazione che merita, in Italia e nel mondo». Il Miur fa sapere che alla base della revoca ci sarebbe un vizio nella nomina. Ma il vice-ministro Fioramonti (M5S) in polemica con il ministro Bussetti (Lega) avverte: «Io non informato». Intanto spunta già il nome del successore: è il generale Pasquale Preziosa.
Battiston era stato confermato lo scorso 7 maggio con una nomina in extremis da parte dell’uscente ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli alla presidenza dell'Agenzia spaziale italiana, l’ente che gestisce 500 milioni di fondi pubblici all'anno e che è il cuore di un indotto economico che nel nostro Paese vale 1,6 miliardi. Il Governo giallo-verde ha giurato al Quirinale una ventina di giorni dopo, il 1 giugno. Lega e Cinque Stelle non avevano nascosto qualche malumore per la nomina in extremis del precedente Governo che era in ordinaria amministrazione, tanto che Battiston era stato escluso dal neonato Comitato interministeriale per le politiche dello spazio e dell'aerospazio. Qualcuno, nell’opposizione, aveva giudicato questa decisione come un siluro di M5S e Lega contro Battiston. Ora arriva la revoca (e non un commissariamento come avvenuto in passato per cambiare qualche vertice).
Lo spoil system è previsto nella legge Frattini (la 145/2002) - finita anche in parte nel mirino della Corte Costituzionale - che all’articolo 6 prevede che le nomine degli organi di vertice e dei componenti dei consigli di amministrazione o degli organi equiparati degli enti pubblici, delle società controllate o partecipate dallo Stato, delle agenzie o di altri organismi comunque denominati, «conferite dal Governo o dai Ministri nei sei mesi antecedenti la scadenza naturale della legislatura, computata con decorrenza dalla data della prima riunione delle Camere, o nel mese antecedente lo scioglimento anticipato di entrambe le Camere, possono essere confermate, revocate, modificate o rinnovate entro sei mesi dal voto sulla fiducia al Governo». «Decorso tale termine - avverte ancora la legge - gli incarichi per i quali non si sia provveduto si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza». Nel caso di Battiston il termine non è decorso e dal ministro dell’Istruzione Bussetti è arrivata la revoca. Si tratterebbe del primo caso di spoil system nel mondo degli enti pubblici di ricerca.
In realtà dal Miur trapela anche un’altra motivazione alla base della revoca. E cioè una verifica formale sulla procedura di nomina. Il cambio al vertice dell'Asi sarebbe stato deciso in seguito a una verifica dell'attività svolta negli ultimi mesi e in attuazione di norme vigenti. Sotto la lente ci sarebbero i compensi percepiti dai vertici dell’Asi e di altri enti pubblici di ricerca. La nomina di Battiston, si apprende inoltre da fonti del ministero, non sarebbe stata poi sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato interministeriale per le politiche relative all'aerospazio, istituito con la legge entrata in vigore all'inizio del 2018 (ma che si è insediato solo a settembre scorso).
La decisione di revoca di Battiston dall’Asi da parte del ministro leghista Bussetti incassa la critica del suo vice ministro Lorenzo Fioramonti (Cinque Stelle): «Ho appreso anche io questa notizia dai social network stamattina. Non sarebbe male - scrive - se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il Vice Ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni». E se dall’opposizione arriva l’accusa al Governo di pensare solo alle poltrone il presidente dell’Agenzia spaziale europea (Esa), il tedesco Jan Worner, non nasconde il dispiacere per la revoca: «Sono molto dispiaciuto che Battiston stia lasciando l'Asi - scrive il direttore generale dell'Esa su twitter - grande apprezzamento per il suo lavoro»
Nato a Trento nel 1956, sposato, quattro figli, Battiston è ordinario di fisica sperimentale all'università di Trento. Dopo la laurea in Fisica alla Scuola Normale di Pisa, si è perfezionato in Francia, all'Ecole Normale Superieure, e nel 1982 ha conseguito il dottorato presso l'Università di Parigi IX, Orsay. Nel 1993 è diventato ordinario di fisica generale nell'università di Perugia e da 20 anni è attivo nel settore spaziale, in particolare nella ricerca sui raggi cosmici. Nel 1994, con il Nobel Samuel Ting, ha proposto l'esperimento Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), il “cacciatore di antimateria” installato dal 2011 all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale. La conferma di Battiston era arrivata dopo la selezione effettuata dal comitato di esperti nominata dal Miur (coordinato da Lamberto Maffei vicepresidente dell'Accademia nazionale dei Lincei e con Fabiola Gianotti, direttore generale del Cern, tra i membri) che aveva selezionato una terna di candidati lo scorso 18 aprile. L’ex ministra Fedeli aveva poi firmato il decreto di nomina lo scorso 10 maggio.
Intanto trapela già il nome del possibile sostituto di Battiston: si tratta di Pasquale Preziosa, ex capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana . La proposta di Preziosa alla presidenza dell'Asi è «una proposta di altissimo profilo» spiegano dal Miur. Proposta che il ministro Bussetti intederebbe presentare al Comitato interministeriale per le politiche dell'Aerospazio guidata dal sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti . Preziosa, si rileva al Miur, «rappresenta una garanzia, è un uomo di Stato che ha diretto importanti missioni internazionali e ha gestito dossier delicatissimi» ed è «un docente di Diritto aerospaziale».
© Riproduzione riservata