In Italia si evidenzia «la persistenza di una fase di debolezza del ciclo economico». Lo segnala l’Istat nella nota mensile sull'andamento dell’economia italiana in cui si sottolinea «l’ulteriore flessione» registrata «dall’indicatore anticipatore». Nella nota l’Istat evidenzia come «a ottobre la fiducia ha mostrato andamenti discordanti tra i consumatori e le imprese».
Istat sottolinea che «il clima di fiducia dei consumatori è lievemente aumentato con un miglioramento del clima futuro e delle
prospettive sulla disoccupazione», mentre risultano «in peggioramento sia i giudizi sia le attese sulla situazione economica
del Paese». A ottobre è ripreso l’aumento dei prezzi al consumo e, rispetto agli altri paesi dell'area euro, il divario inflazionistico
a nostro favore si è «leggermente ridimensionato».
Economia in frenata
Nel terzo trimestre del 2018, dice l’Istat, l’economia italiana ha registrato una frenata: il Pil lordo, espresso in valori
concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha segnato una variazione
congiunturale nulla dopo 14 trimestri di crescita. Sia la componente nazionale della domanda (al lordo delle scorte), sia
quella estera netta hanno fornito un contributo nullo. La variazione acquisita per l’anno corrente è pari a +1,0%.
Diminuisce la produzione industriale
La produzione industriale nel periodo giugno-agosto è diminuita rispetto al trimestre precedente (0,2%). Nello stesso periodo
tra i diversi comparti solo i beni strumentali hanno registrato una variazione congiunturale positiva (+1,5%). Nel periodo
giugno-agosto il fatturato sui mercati esteri ha mostrato una maggiore vivacità di quello sui mercati nazionali (rispettivamente
+1,6% e +0,2%). Nello stesso trimestre anche gli ordinativi dell'industria hanno confermato la differenza di andamento tra
il mercato interno e quello estero (-0,7% e +2,4% rispettivamente). Il settore delle costruzioni mostra un andamento più vivace
di quello dell’industria in senso stretto, con un indice destagionalizzato della produzione che nel trimestre giugno-agosto
2018 è au-mentato rispetto al trimestre precedente (+1,7%).
Occupati in calo
A settembre il mercato del lavoro ha segnato un lieve peggioramento , con una diminuzione degli occupati (-0,1% rispetto al
mese precedente pari a -34 mila unità), un aumento delle persone in cerca di occupazione (+3,2% pari a 81 mila unità) e una
riduzione degli inattivi (-0,3%, pari a -43 mila unità). La diminuzione degli occupati nell’ultimo mese, dice l’Istat, si
concentra tra i dipendenti permanenti (-0,5%, pari a -77 mila), mentre quelli a termine proseguono la loro tendenza positiva
(+0,8%, +27 mila). Aumentano anche gli indipendenti (+0,3%, +16 mila) che recuperano in parte il calo del mese precedente.
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