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Manovra, pressing sull’Italia da Draghi e Kurz: ridurre debito

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Manovra, pressing sull’Italia da Draghi e Kurz: ridurre debito

La responsabilità di un Paese come l’Italia, che ha un debito pubblico molto elevato, va oltre le regole europee sui bilanci pubblici. È stata questa la posizione espressa dal presidente della Bce Mario Draghi nel corso della riunione dell’Eurogruppo lunedì scorso. Lo hanno confermato fonti europee.

Sul “caso” Italia è intervenuto oggi anche il premier austriaco
Sebastian Kurz, presidente di turno Ue, presente al Congresso dei Popolari ad Helsinki ad una domanda dei giornalisti. In linea con il senso delle parole di Draghi, Kurz ha affermato: «Per essere onesto mi auguro che ci sia un esito positivo dopo i negoziati tra la Commissione europea ed il governo italiano» sulla manovra. Il premier austriaco ha anche sottolineato: «Il criterio di Maastricht deve essere compreso da tutti gli stati membri».

Dal canto suo, Draghi si riferiva al governo italiano e alla sua scelta di presentare un progetto di bilancio per il 2019 con obiettivi che violano il patto di stabilità. Al di là delle regole specifiche sulla “governance” economica, questo il ragionamento – e l’avvertimento – di Draghi, uno Stato dell’unione monetaria deve assumersi la responsabilità in quanto compartecipe della responsabilità collettiva che deriva dall’adozione della stessa moneta.

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Viene così confermato che non solo i 18 ministri finanziari dell’unione monetaria hanno dato man forte alla Commissione europea sul caso Italia, ma che l’esecutivo Ue ha anche il pieno sostegno della Bce.

Il presidente della Bce, durante la riunione dell’Eurogruppo di lunedì alla quale ha partecipato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, ha insistito sulla necessità che l’Italia riduca il suo debito elevato.

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