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Cellulari, console e tablet: così il Fisco darà la caccia…

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Servizio |LOTTA ALL’EVASIONE

Cellulari, console e tablet: così il Fisco darà la caccia alle frodi Iva

Una doppia mossa per evitare le frodi Iva nelle compravendite di cellulari, console da gioco, tablet pc e computer portatili (i laptop). M5S e Lega hanno presentato in commissione Finanze al Senato rispettivamente due emendamenti al decreto fiscale che puntano a evitare che l’evasione sull’imposta sul valore aggiunto. La principale novità è rappresentata dalla creazione di un meccanismo in base al quale le piattaforme online di e-commerce faranno da sostituti d’imposta ed effettueranno i versamenti Iva qualora siano commercianti “terzi” a vendere questi prodotti tecnologici ai clienti finali.

Dall’altro lato, invece, si punta a estendere il meccanismo del reverse charge (ora in scadenza a fine anno) fino al 31 dicembre 2022, sfruttando così immediatamente la facoltà accordata dalla direttiva adottata proprio questa settimana dal Consiglio dell’Unione europea. Può essere utile ricordare che il reverse charge riguarda la filiera che precede il commercio al dettaglio. Per semplificare il più possibile, nell’operazione tra due operatori con partita Iva che sono soggetti passivi d’imposta è il destinatario della cessione (quindi sostanzialmente l’acquirente) ad assolvere l’imposta invece di chi cede i beni per i quali si applica questo particolare regime antievasione.

Transazioni per oltre 2 miliardi di euro

Le transazioni per cellulari, tablet pc, console da gioco e computer portatili hanno valore annuo stimato in oltre 2 miliardi di euro, che dovrebbe produrre un gettito Iva in assenza di evasione di più di 450 milioni di euro. A tal riguardo, però, nelle intenzioni dei senatori che hanno proposto le misure antievasione, si potrebbe puntare a recuperare l’importo annuo di 100 milioni di euro di Iva che adesso sfugge all’Erario, in considerazione del fatto che il numero delle piattaforme di e-commerce è limitato a fronte invece dei microsoggetti che si propongono come venditori di beni hi-tech.

Iva versata al trasferimento del denaro

L’obiettivo di introdurre il sistema della sostituzione d’imposta è quello appunto di “blindare” il gettito Iva in quanto l’imposta verrebbe versata immediatamente nel momento in cui è stato ricevuto il trasferimento del denaro dall’acquirente alla piattaforma. In pratica per l’acquirente finale non cambierebbe nulla, se non la certezza che l’Iva “inclusa” nel prezzo che ha pagata sarebbe effettivamente versata all’Erario.

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