Appassionati di corse e di motori elettrici. Nasce così nel 2011 la valdostana Podium Advanced Technologies. I soci sono cinque ingegneri, tutti operativi in azienda, con alle spalle dottorati di ricerca in meccatronica e ingegneria dell’auto. L’anno scorso hanno superato i due milioni di fatturato in una delle industry più mature e in trasformazione, come l’automotive, mentre il 2018 è destinato a più che raddoppiare i ricavi. «L’azienda – racconta Alessandro Furfaro, da un anno direttore generale di Podium – è nata con un focus preciso: la ricerca sui sistemi di trazione elettrici e ibridi; nell’arco di pochi anni ha sviluppato un sistema Bms (Battery management system) di proprietà. Il Bms è il sistema che governa la carica e le performance delle batterie, il cuore della mobilità del veicolo». Non a caso, Podium è nella lista Leader della crescita 2019 Il Sole-24Ore - Statista, nella quale è testimonial del trend di crescita relativo al successo delle imprese che puntano sulla «qualità assoluta». Alle competenze sulla trazione elettrica l’azienda affianca altre due anime: il lavoro nel settore del Motorsport e la vocazione da “costruttore”, collegata alla progettazione e alla produzione di prototipi o vetture in serie limitate.
Nel 2018 Podium ha triplicato l’area dello stabilimento di Point-Saint-Martin e ha affiancato ai laboratori di elettronica una officina per l’assemblaggio delle vetture. «In questo momento abbiamo in produzione tre modelli di vetture», racconta Furfaro: il primo è un’auto stradale derivata da un modello da competizione destinata agli Stati Uniti, il secondo è la Delta Futurista progettata e prodotta in serie limitata – solo 20 esemplari – dalla Podium per Automobili Amos, il terzo è una vettura prototipo realizzata per un costruttore tedesco il cui nome però resta segreto.
Nel 2012 gli ingegneri della Podium hanno debuttato nella 24 ore del Nürburgring, una gara di endurance tra le più prestigiose al mondo, conquistando il primo posto nella categoria ibrida grazie al sistema Kers (Kinetic energy recovery system) sviluppato da loro per la P4/5 Competizione M del team americano Scuderia Cameron Glickenhaus. Dopo qualche anno, per il cliente americano la Podium ha progettato una intera vettura e oggi l’azienda è partner ufficiale del team americano anche per la gestione delle attività in gara. I sistemi di trazione elettrica e i pacchi batterie progettati e realizzati dalla Podium sono stati destinati finora perlopiù a prototipi o supercar prodotte da costruttori cinesi, i più attivi in assoluto nel mondo sulla e-mobility. Ma per l’azienda valdostana non mancano clienti europei: «In particolare – spiega Furfaro – stiamo lavorando anche per Maserati, Magneti Marelli e Graziano nel settore della mobilità elettrica».
Auto da competizione, supercar, prototipi: sono i settori dove la ricerca sui sistemi di trazione elettrica del veicolo è più avanzata, dove le attività di ingegneria si focalizzano sulle due variabili fondamentali: le alte prestazioni e la lunga percorrenza in autonomia. «Stiamo lavorando per ottenere la certificazione ISO 26262 del sistema Bms: un passaggio fondamentale per guardare al settore dei car maker tradizionali e ambire a volumi di produzione importanti».
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