Economia

Dossier La cooperativa Integra ripensa l’accoglienza

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 53 articoliEcco le 350 magnifiche Pmi della classifica italiana

    La cooperativa Integra ripensa l’accoglienza

    Cento persone in carico, con un team di 28 professionisti e una attenzione particolare ai richiedenti asilo politico e alle persone che vivono l’emergenza casa. La società cooperativa sociale Integra - presente nella classifica «Leader della crescita» stilata da Il Sole-24Ore e Statista - nasce nel 2014 a Torino ma opera prevalentemente nella città di Novara. La responsabile legale, Eloisa Rapisardi, racconta la vita quotidiana di una cooperativa sociale e le sfide legate alla gestione di un tema come quello dell’immigrazione, anche alla luce delle novità legislative. «Il decreto sicurezza – sottolinea – che ha come obiettivo di regolarizzare l’immigrazione, porterà dei cambiamenti nel modo di fare accoglienza». Integra in realtà già da tempo è impegnata su altri fronti, spiega Rapisardi. Questione di sfide, «da cogliere e affrontare nel migliore dei modi».

    La cooperativa Integra è nata nel 2014 e si occupa quotidianamente di fornire servizi sociali per la tutela delle persone. Vitto, alloggio, servizi di assistenza sanitaria, in primis. Poi c’è tutta la partita della formazione professionale, per favorire l’inserimento occupazionale, un aspetto fondamentale nella vita della cooperativa che punta alla formazione e al lavoro per promuovere l’integrazione.

    Accanto alla formazione professionale, poi, anche i corsi di educazione civica e di apprendimento della lingua italiana sia scritta che parlata. «Accompagniamo anche le persone – spiega Eloisa Rapisardi – nell’assistenza e nel disbrigo di pratiche per il rilascio dei documenti». Spesso un lavoro “in trincea”, fatto fianco a fianco di persone che hanno alle spalle storie terribili dal punto di vista umano. Ma la professionalità è un tema centrale, così come l’ambizione di puntare all’eccellenza nell’ambito sociale. «L’obiettivo che ci poniamo – racconta Rapisardi – è di offrire servizi di ottimo livello per garantire assistenza tout court della persona». Nello specifico, aggiunge, «il nostro focus è quello di ascoltare i nostri ospiti, individuare le varie loro esigenze e risolvere le problematiche, laddove possibile, nel minor tempo possibile». Un lavoro quotidiano per accompagnare le persone assistite nella gestione delle case, nei rapporti di vicinato, nelle attività di formazione e studio, nella creazione di occasioni che favoriscano integrazione e conoscenza. È il caso del progetto dell’orto gestito da richiedenti asilo politico realizzato in collaborazione con Bio Novara.

    Nel team di Integra lavorano persone altamente specializzate: sono partiti in 4 nel 2014 ora sono quasi a quota 30 dipendenti, una integrazione, dunque, che crea indotto e ricadute sociali positive sia sul fronte dell’occupazione che sul territorio, per la richiesta di appartamenti in affitto. Tra gli addetti di Integra ci sono educatori, psicologici, assistenti sanitari, operatori sociali, assistenti sociali e mediatori linguistici. Una realtà cresciuta in fretta, che nel 2017 ha superato i due milioni e mezzo di fatturato. «Sicuramente la motivazione, la professionalità, l’offerta di servizi sempre di buon livello, la collaborazione con enti del territorio dove operiamo hanno giocato un ruolo importante nella nostra crescita» analizza Rapisardi.

    © Riproduzione riservata