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Dossier La new economy degli influencer

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    Dossier | N. 53 articoliEcco le 350 magnifiche Pmi della classifica italiana

    La new economy degli influencer

    L’influencer Chiara Ferragni e il rapper Fedez hanno fatto di Instagram la loro seconda casa, spettacolarizzando  online ogni evento: dal matrimonio (nella foto) alla nascita del figlio
    L’influencer Chiara Ferragni e il rapper Fedez hanno fatto di Instagram la loro seconda casa, spettacolarizzando online ogni evento: dal matrimonio (nella foto) alla nascita del figlio

    «Social, Social, Social» urlerebbe Steve Ballmer l’ex patron di Microsoft se fosse nato nell’era della influencer economy. Se gli sviluppatori negli anni Ottanta erano la linfa vitale delle aziende che cominciavano a imparare la digitalizzazione, oggi sono gli influencer che agitano i sonni delle agenzie creative e degli esperti di marketing. Come ha scritto e previsto in epoca non sospetta Ryan Williams nel suo libro «The Influencer Economy», le aziende saranno sempre più tentate a studiare ed abbracciare le storie di chi è seguito in rete. In realtà come si è capito qualche anno dopo le aziende sono interessante al pubblico che segue gli influencer più che agli influencer. Lo dimostra il successo di quelle agenzie digitali che hanno saputo coniugare tecnologia con gestione del vip, testimonial come si diceva in passato con analisi dei big data.

    Secondo una ricerca realizzata da eMarketer, società che analizza quello che succede online, il settore dell’influencer marketing ha movimentato 570 milioni di dollari lo scorso anno solamente su Instagram. Anzi, se ci affidiamo ai numeri più ottimistici di Mediatrix, agenzia specializzata che si occupa di web e influencer, le previsioni indicano un giro d’affari del inserzionisti pubblicitari esplosivo, capace di raggiungere i ricavi all’interno di una super-forchetta che va dai cinque ai dieci miliardi di dollari. Quest’anno gli inserzionisti potrebbero spendere $ 1,6 miliardi solo su Instagram. La ragione non è solo dettata dal buon senso nell’assistere al successo clamoroso anche dai noi di nuove star del web come ad esempio la “premiata ditta” Chiara Ferragni e Fedez che insieme oltre a mettere in scena sui social una versione aggiornata e un po’ cafona di casa Vianello sono una vera e propria macchina da soldi. Quello che è avvenuto è un fenomeno che gli osservatori di cose tecnologiche conoscono bene. La convergenza tra big data e marketing, tra cioè quelle tecnologie che analizzano grandi moli di dati proveniente da database pubblici e privati. Per spiegarla con parole semplici l’influencer marketing è sostanzialmente una relazione tra un brand e un influencer. L'influencer promuove i prodotti o i servizi del marchio attraverso vari media come Instagram e YouTube. Non sono i testimonial da piccolo schermo o le celebrity, gli influencer devono essere figure di fiducia all'interno di una comunità di nicchia e mantenere un seguito fedele. Le agenzie digitali non fanno altro che studiare queste nicchie, analizzare il traffico degli influencer per capire se la relazione con il marchio funziona o no. Un matrimonio sbagliato, spiegano gli esperti, potrebbe costare all’inserzionista anche milioni di euro. Trovare l’influencer giusto per la giusta campagna è solo un pezzo del lavoro degli attori di questa nascente economia. La vera sfida è misurare le nicchie, analizzare il traffico, capire quali potranno essere le ricadute di marketing di una determinata campagna. Non è solo un mestiere di costruttori di piattaforme di analytics, anche se le star del web direbbero diversamente, serve molta “pancia” e tanta, tantissima creatività digitale.

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