«Se proveranno solo a pensare di mettere delle sanzioni al popolo italiano hanno sbagliato a capire: noi vogliamo difendere il diritto a sicurezza, lavoro e salute degli italiani e non usciamo dall'Euro». È il messaggio che il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, recapita alla Commissione Ue, all'indomani della lettera di chiarimenti sulla manovra che il Governo ha inviato in extremis a Bruxelles insieme a una versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio 2019. Nessun passo indietro dunque, una scelta che spinge il leader degli industriali, Vincenzo Boccia, a denunciare ancora una volta la «disattenzione» del Governo verso la sostenibilità della manovra, impossibile «senza crescita».
Boccia: senza crescita manovra insostenibile
Nella legge di bilancio per il 2019, ha spiegato Boccia e margine di un evento a Genova, la parte dedicata alla crescita «è un po' debole e andrebbe potenziata. Occorre uno sforzo in più partendo dall'apertura dei cantieri, perché la crescita
si realizza con gli investimenti pubblici e accelerando su quelli privati». Quanto alle proposte di Confindustria, «sugli investimenti privati abbiamo fatto una serie di proposte, alcune a risorse
non elevate, su cui il governo con il Parlamento potrebbero accelerare». «Un Paese non si risolleva con reddito di cittadinanza
e le pensioni, ma con il lavoro e l'attenzione ai giovani», ha sottolineato poi il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia
parlando a una platea di studenti. «Serve una terza gamba: un grande piano di inclusioni giovani, sarebbe un bellissimo segnale,
speriamo che prima o poi qualcuno lo colga».
Pressing europeo in vista di una procedura di infrazione
La lettera italiana non manca di inasprire i rapporti già tesi con i leader europei. «Quando si è nella famiglia dell'eurozona, bisogna rispettare regole che noi stessi ci siamo dati», spiega il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato digitale, Andrus Ansip, rispondendo a una domanda sulla posizione di Roma. Una censura arriva anche il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra, che considera «poco sorprendente ma molto deludente» il fatto che l'Italia non abbia rivisto il suo piano di bilancio», che è «una violazione del Patto di stabilità e crescita».
Critico anche il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, per il quale questo « non è il momento di attenuare il rigore
fiscale» dell’Eurozona, e nazioni fortemente indebitate «come l'Italia» dovrebbero ridurre il carico del debito.
Austria contro: deficit non è affare interno italiano interno, ma europeo
Nessuna apertura nemmeno dal ministro delle finanze austriaco Hartwig Loeger, che attacca i messaggi populisti con cui il
Governo di Roma sta «tenendo in ostaggio il suo stesso popolo». L’Austria - favorevole all’avvio di una procedura di infrazione per deficit - insisterà quindi per rafforzare il rispetto
della disciplina fiscale perchè «non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo». Intanto si chiarisce la tempistica della replica di Bruxelles. Mercoledì 21 novembre la Commissione Ue pubblicherà la nuova
opinione sul Documento programmatico di bilancio “aggiornato” inviato ieri dall'Italia. I tecnici - fa sapere un portavoce
della Commisisone - stanno analizzando anche le risposte alla lettera che chiedeva spiegazioni sui “fattori rilevanti” che
giustificano l'andamento del debito. Ancora da confermare invece la pubblicazione, lo stesso giorno, del Rapporto sul debito.
Salvini: «Faremo il contraio» delle manovre “alla Monti”
Contro il governo «mancano solo i caschi blu dell'Onu e le sanzioni...non scherziamo. Le manovre applaudite da Bruxelles, quelle di Monti, non hanno fatto bene all'Italia. Noi faremo il contrario», ha garantito il leader del Carroccio intervistato di buon mattino a “Radio anch'io” (Radio 1 Rai) riferendosi proprio alla
lettera con cui il ministro dell'Economia Giovanni Tria conferma alla Commissione Ue l'intenzione del Governo a non cambiare
i saldi del Ddl bilancio.
Bocciatura Dl Genova? «Chiedete al M5S»
In un altro passaggio dedicato alla bocciatura della maggioranza in commissione al Senato sul condono per le case terremotate di Ischia contenute nel Dl Genova Salvini rinvia poi il nodo politico all'alleato («chiedetelo agli amici del M5S»), ma difende la misura contestata. «Certo che se una ha avuto casa distrutta e attendeva anni una autorizzazione di concessione
edilizia, un diritto ce l'ha. Porremo rimedio in Parlamento, certo che in Italia c'è troppo abusivismo...», ha assicurato.
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