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Partiti, sempre online le donazioni oltre i 500 euro all’anno

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ddl anticorruzione

Partiti, sempre online le donazioni oltre i 500 euro all’anno

Dovranno essere pubblicati su internet i contributi a partiti o movimenti superiori ai 500 euro annui. È quanto prevede il nuovo emendamento al Ddl
anticorruzione presentato in aula alla Camera dai relatori, Francesca Businarolo e Francesco Forciniti. L’emendamento modifica il testo originale del ddl che prevedeva la pubblicazione on line di tutti i contributi, anche di modesta
entità. L'emendamento “salva” anche l’attività dei volontari, che secondo il testo originale del Ddl veniva considerata come una prestazione lavorativa o professionale.

Online le donazioni oltre i 500 euro all’anno
Il testo dell’emendamento è frutto dell’accordo raggiunto tra Il M5s, che puntava a rendere tracciabili donazioni anche di importo inferiore a 500 euro e la Lega che avrebbe preferito maglie ben più larghe. Il testo messo a punto dice che
«con l’elargizione di contributi in denaro complessivamente superiori nell’anno a euro 500 per soggetto erogante, e di prestazioni o altre forme di sostegno di
valore equivalente per soggetto erogatore a partiti o movimenti politici, nonché alle liste e ai candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, si intende prestato il consenso alla pubblicità dei dati da parte dei predetti soggetti
eroganti». Da questo obbligo sono esenti «le attività a contenuto non commerciale, professionale o di lavoro autonomo di sostegno volontario all’organizzazione e alle iniziative di partito o movimento politico, fermo restando per tutte le elargizioni l’obbligo di rilasciare ricevuta, la cui matrice va conservata». L'emendamento stabilisce ancora che «sono equiparati ai
partiti e movimenti politici le fondazioni, le associazioni e i comitati collegati ad un partito o movimento politico, a prescindere dall’iscrizione del partito o movimento politico nel registro» dei partiti.

Obbligo di pubblicazione del curriculum per i candidati
Il testo dei relatori riscrive, pur confermandola, la norma che prevede l’obbligo della pubblicazione su internet del curriculum e del certificato penale dei candidati alle elezioni politiche e amministrative per i comuni con più di 15.000 abitanti. Oltre che sul sito del partito, curriculum e certificato penale, dovranno essere pubblicati sul sito del ministero dell’Interno in una apposita sezione denominata “elezioni trasparenti”. «La pubblicazione - precisa l’emendamento - deve consentire all’elettore di accedere alle informazioni ivi riportate attraverso la ricerca per circoscrizione, collegio, partito o per cognome e nome del candidato».

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