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Manovra, emendamenti attesi in nottata. Conte: fiducia ultima ratio

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IN COMMISSIONE ALLA CAMERA

Manovra, emendamenti attesi in nottata. Conte: fiducia ultima ratio

Slitta ancora la presentazione degli emendamenti del governo alla legge di bilancio. Per le 19 di oggi, primo dicembre, era atteso in commissione il pacchetto delle proposte di modifica dell’esecutivo ma il termine non è stato rispettato. Fonti di M5s e Lega assicurano che gli emendamenti - diverse decine - sono pressoché pronti e saranno presentati nella notte. Se così non sarà e i testi arriveranno domattina, rischia di slittare la convocazione della commissione, fissata alle 14.30 di domani, perché bisogna dare congruo tempo per i subemendamenti. Se il termine di domani sarà rispettato, il ddl potrà arrivare all’esame dell’Assemblea mercoledì 5 dicembre.

Da Buenos Aires Conte ha chiarito che la fiducia è l’ultima ratio. «Mi hanno informato che stanno lavorando alacremente a concordare gli ultimi emendamenti. La fiducia si sceglie quando necessaria e se è necessaria», ha spiegato. Quanto poi alla possibilità che lunedì ci sia un vertice di governo sulla manovra, il presidente del Consiglio ha confidato: «Non lo escludo ma non l’ho ancora convocato».

La trattativa tra governo giallo verde e Commissione europea sulla legge di Bilancio, per evitare l’apertura di una procedura di infrazione sui conti pubblici, è infatti approdata al G20 di Buenos Aires, in Argentina. Con Juncker, ha spiegato Conte al termine del bilaterale con il presidente della Commissione europea, «non abbiamo parlato di numeri finali», si è trattato - ha aggiunto - di un incontro «molto costruttivo, stiamo valutando vari scenari». Il capo del governo ha spiegato che «l’obiettivo è evitare la procedura di infrazione, si tratta di un interesse dell’Italia ma anche dell'Europa».

Di Maio: il reddito di cittadinanza arriva così come è partito
«Ogni giorno ci sono nuove ipotesi sul reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza come è partito così arriva», ha sottolineato il vicepremier Di Maio incontrando la stampa nel trevigiano. Il capo politico M5s ha così smentito l'ipotesi di uno slittamento e di un ridimensionamento della misura bandiera dei 5Stelle. Tutto questo nelle stesse ore in cui in Argentina Conte ostentava ottimismo sulla trattativa con Bruxelles su deficit e manovra 2019.

L’apertura del pentastellato sul deficit-Pil al 2%
«Non fermiamoci ai numerini - ha detto Di Maio -. Se l’economia rischia di fermarsi noi dobbiamo fare una manovra che mette soldi nell'economia», ha auspicato, parlando della possibilità di abbassare al 2% il rapporto fra deficit e Pil come chiesto dall'Europa. «Poi, nella trattativa, se non si chiede al governo di tradire gli italiani - ha assicurato - possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e compromessi che vogliamo».

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Di Maio: per imprese sgravi se assumono da platea reddito cittadinanza
Tornando sul reddito di cittadinanza, Di Maio ha poi confermato che la misura di sostegno «arriverà alle persone che vorranno mettersi in gioco per trovare lavoro e noi, come Stato, gli proporremo un lavoro e se non lo accetteranno perderanno il reddito». Sarà quindi a tutti gli effetti «una misura di politiche attive del lavoro che tra l'altro darà sgravi alle imprese che assumeranno dalla platea del reddito di cittadinanza». «Se un'impresa assume chi prende il reddito – ha concluso il capo politico del Movimento - avrà uno sgravio fiscale pari al reddito di cittadinanza che prendeva quella persona».

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