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6/7 A che punto è l'opera?

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    la manifestazione a torino

    Tav, le ragioni del «sì» e quelle del «no» in sette schede

    Bandi di fatto congelati, 813 milioni già stanziati dall'Ue, una analisi Costi-Benefici in fase di conclusione, mobilitazioni di piazza a sostegno e opposizione dura anche in Parlamento. Il destino della Torino-Lione non è mai stato così in bilico. Il dibattito, tecnico e politico, intorno all'opera dura da vent'anni e oggi la Torino-Lione è a un bivio: inserita nel contratto di Governo - «Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia» – aspetta l'esito dell'analisi Costi-Benefici avviata dall'Esecutivo. Il Sole 24 Ore ha costruito un approfondimento a partire dalle sette Schede elaborate dalla Commissione Tecnica Torino-Lione, organo di consulenza del Comune di Torino e della Comunità montana della Valsusa, che spiega le ragioni contrarie alla realizzazione dell'opera, messe a confronto con argomentazioni speculari ma favorevoli alla realizzazione fornite dall'Osservatorio dell'Alta-Velocità Torino-Lione

    6/7 A che punto è l'opera?

    NO TAV
    Le prime decisioni sulla Torino-Lione risalgono al 1990. Dal 2001 sono in corso esclusivamente attività preliminari sulla sezione transfrontaliera. Nessun lavoro definitivo è mai stato avviato. Nessun tratto di nuova ferrovia è mai stato realizzato.

    SI TAV
    Dopo la ratifica nei due Parlamenti, italiano e francese, dell'ultimo accordo (siglato a Venezia l'8 marzo 2016), nel 2017, il processo decisionale per la realizzazione dei lavori definitivi si è concluso. Nello stesso anno anche gli impegni finanziari sono stati sanciti con lo sblocco dei fondi per la realizzazione dei primi due lotti costruttivi. Il Promotore pubblico TELT è stato autorizzato ad avviare le attività definitive. Con riferimento ai lavori definitivi, sono stati pubblicati diversi bandi per lavori e servizi, che ad oggi vedono assegnati contratti per quasi 1 miliardo. Sono in corso contratti per attività preparatorie e per lavori geognostici, tra speso e impegnato, di 2,5 mld. Per quanto riguarda gli scavi, 25 km sono già stati realizzati dei 160 complessivi previsti (>15%). Come accade per tutti i tunnel in costruzione sotto le Alpi, le gallerie scavate con scopo geognostico sono già realizzate nell'asse e nel diametro delle opere definitive perché possano, terminata la loro funzione di ricerca, essere pronte per le opere di rivestimento e attrezzaggio.

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