Il mondo del calcio e dello sport può iniziare a tirare un sospiro di sollievo. Tra le “milleproroghe” che dovrebbero trovare posto nella manovra di bilancio al Senato è spuntato anche lo slittamento dal 1° gennaio del nuovo anno al prossimo 14 luglio del divieto di sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi relativi al gioco d’azzardo come ad esempio quello delle scommesse sportive. Il posticipo del divieto introdotto con il decreto dignità del luglio scorso vale per i contratti già in esecuzione dal 13 luglio 2018.
L’emendamento alla manovra sarà presentato nei prossimi giorni dal Governo e al momento conta 26 differimenti di termini,
che come ogni “milleproroghe” che si rispetti sono eterogenei e vanno dal reddito di inclusione (Rei) alla “proroga seriale”
degli impianti antincendio negli hotel, divenuta una certezza come l’arrivo della notte di San Silvestro, ma che questa volta
sarebbe riservata solo alle strutture alberghiere dei territori colpiti dalle recenti calamità naturali.
Assente la proroga balneari e ambulanti
Al momento si segnala anche un’assenza “pesante” tra le proroghe come quella delle concessioni per stabilimenti balneari e
per il commercio ambulante. Il Governo sarebbe comunque al lavoro per inserire tra le varie norme anche il rinvio dell’entrata
in vigore della direttiva Bolkenstein. Richiesta fortemente voluta dalla Lega ma su cui al momento pesano i dubbi dei Cinque
stelle. Non solo. Sulla mancata applicazione della direttiva e dunque della messa a bando delle concessioni in scadenza di
spazi pubblici e beni demaniali marittimi e lacuali pesa anche la sentenza dei giudici comunitari che al contrario ha imposto
all’Italia la piena applicazione della Bolkenstein. Anche per questo il tema e la possibilità di arrivare a un differimento
della validità delle concessioni attuali di 25 o 30 anni sarebbe al momento oggetto della stessa trattava che l’Itala sta
conducendo con Bruxelles sull’intera manovra.
Dal Rei al reddito di cittadinanza
Una proroga ponte che consenta anche nel 2019, in attesa che diventi operativo il promesso reddito di cittadinanza, il versamento
del Rei, il reddito di inclusione contro la povertà, pur in assenza della comunicazione dell’avvenuta sottoscrizione del progetto
personalizzato. Il decreto istitutivo del reddito di inclusione, infatti, prevede questa possibilità soltanto per l’anno in
corso.
Il documento unico di circolazione può attendere
Per l’arrivo del documento unico di circolazione e di proprietà si dovrà attendere ancora un altro anno. Secondo la bozza
di emendamento alla manovra il debutto del nuovo documento unico per la circolazione dei veicoli slitta al 1° gennaio 2020.
Impianti antincendio
Potrebbe tornare anche quest’anno la proroga sugli adeguamenti degli impianti antincendio negli Hotel. Questa volta però soltanto
per le strutture turistico alberghiere localizzate nei territori colpiti dal maltempo di ottobre, che avrebbero tempo fino
al 31 dicembre 2019 per adeguarsi alle disposizioni di prevenzione antincendio. I territori interessati riguardano le regioni
Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e le Province
autonome di Trento e Bolzano. Per beneficiare dello slittamento dei termini sarà necessario presentare al Comando provinciale
dei vigili del fuoco la Scia parziale entro il 30 giugno 2019.
Cade stop a divieto incroci tra editoria e televisioni
Non c’è ancora nulla di definito ma tra le misure allo studio sul milleproghe c’è anche l’ipotesi di non prorogare lo stop
al divieto di incrocio tra editoria, televisione e comunicazioni elettroniche. L’entrata in vigore del divieto rientrava tra
i differimenti “seriali” già da qualche anno e lo stop al divieto era ormai da tempo un punto fermo tra le proroghe di fine
anno. Il testo attuale, invece, punterebbe ad eliminare il riferimento all’entrata in vigore - al 31 dicembre 2018 - della
norma che impedisce ai soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale su qualunque piattaforma, con ricavi
superiori all’8% del Sistema integrato delle comunicazioni (Sic), e alle imprese del settore delle comunicazioni elettroniche
che detengono una quota superiore al 40% dei ricavi di detto settore, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani
o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani, esclusi i quotidiani diffusi unicamente in modalità
elettronica. L’ipotesi di una nuova proroga anche nel 2019, stando alla bozza in circolazione, era stata puntualmente inserita
ma poi un tratto di penna potrebbe decretare l’entrata in vigore del divieto.
Banca dati del Dna
I profili del Dna ricavati da reperti acquisiti nel corso di procedimenti penali prima del 14 luglio 2009, data di entrata
in vigore del trattato antiterrorismo che ha istituito la banca dati del Dna, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria,
potranno continuare ad essere trasferiti dalle Forze di polizia alla banca dati fino al 31 dicembre 2019. Trasferimento oggi
consentito solo fino al 31 dicembre prossimo.
Assunzioni nella Pa
Un pacchetto di norme riguarda le assunzioni nella pubblica amministrazione. Slitta al 31 dicembre del 2019 il termine per
procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni verificatesi negli anni 2009, 2010,
2011 e 2012. Con un’altra misura si consente all’Aifa, anche nel 2019, di bandire un concorso per l’assunzione di massimo
80 unità di personale. Nella bozza spicca anche la proroga dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 della possibilità di impiegare
guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali soggette
al rischio pirateria. Viene prorogata, inoltre, la gestione commissariale della galleria Pavoncelli, dal 31 dicembre 2018
al 31 maggio 2019, ossia la via d’acqua danneggiata dopo il terremoto dell’Irpinia che consente di servire la Regione Puglia,
attraverso l’acquedotto del Sele, con le acque prelevate dalla sorgente di Caposele, in provincia di Avellino.
Forze armate
Un anno di tempo in più ai comandi, agli enti e altre strutture ordinative di Forza armata che entro il 31 dicembre avrebbero
dovuto procedere ad una razionalizzazione delle loro strutture. La proroga modifica l’articolo 2188-bis del Codice dell’ordinamento
militare, spostando al 31 dicembre 2019 tutte le scadenze di riordino che erano state fissate al 31 dicembre 2018.
© Riproduzione riservata