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Dossier | N. 64 articoliPensioni 2019: requisiti e novità

Pensioni d’oro, stretta su 24mila assegni e tagli dell’indicizzazione

Sono poco più di 24mila le pensioni elevate, cosiddette d'oro, con quote dell'assegno calcolate con il metodo retributivo, su cui nei prossimi cinque anni scatterà il contributo di solidarietà, a partire da quelle d'importo superiore ai 100mila euro lordi annui. A stimarle (24.287 per la precisione) è la relazione tecnica allegata all'emendamento del Governo alla manovra, che è stato presentato il 19 dicembre al Senato in Commissione Bilancio.

GUARDA IL VIDEO - Pensioni: con la manovra tagli alle indicizzazioni fino al 60%

GUARDA IL VIDEO - Pensioni d’oro: taglio dal 15 al 40% sugli assegni dai 100mila euro lordi

Poco più di 76 milioni di risparmi nel 2019
Confermate le fasce di prelievo: 15% sopra i 100mila euro lordi annui (circa 5mila euro mensili al lordo); 25% sopra i 130mila euro; 30% dai 200mila euro; 35% dai 350mila euro; 40% oltre i 500mila euro. Il risparmio atteso, al netto degli effetti fiscali, è di 76,1 milioni nel 2019, 79,6 milioni nel 2020, 83,3 milioni nel 2021, 86,7 milioni nel 2022 e 89,9 milioni nel 2023.

Stretta sulle rivalutazioni
Nella versione finale dell'emendamento del Governo alla manovra si rafforza il taglio dell'indicizzazione sulle pensioni. La rivalutazione completa viene assicurata solo per i trattamenti fini a 1.521 euro (tre volte il minimo). Previste sei fasce di tagli: l'adeguamento all'inflazione sara' del 97% per gli assegni tra 1.522 e 2.029 euro, del 77% fino a 2.537 euro, del 52% fino a 3042 euro, del 47% fino a 4059 euro, del 45% fino a 4566 euro (nove volte il minimo) e del 40% o per quelli d'importo superiore.

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