11/12 Manovra / Editoria: contributi aboliti, «salve» le associazioni dei consumatori
Confermata l’abolizione dei contributi diretti all’editoria. Rispetto alla prima ipotesi (cancellazione immediata) viene introdotto un meccanismo triennale di riduzione che porterà al totale azzeramento solo a partire dal 1° gennaio 2022. Già dal prossimo anno, però, tutte le imprese editrici costituite come cooperative giornalistiche o controllate da enti senza fine di lucro vedranno ridotto il proprio sostegno «del 20% della differenza tra l’importo spettante e 500mila euro»; il taglio salirà poi al 50% nel 2020 e al 75% nel 2021. Un esempio: Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, passerà dagli attuali 6 a 4,9 milioni di euro che diventeranno 3,2 milioni, poi 1,9 e infine zero. Dall’intervento vengono tenute fuori le pubblicazioni delle associazioni dei consumatori che continueranno a percepire complessivamente circa mezzo milione l’anno. Garantito, inoltre, il sostegno ai progetti che diffondono la «cultura della libera informazione plurale, della comunicazione partecipata e dal basso»: vale a dire blog e piattaforme web.
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