Quota 100, blocco dell'aumento dell'aspettativa di vita per le pensioni anticipate, proroga dell'Ape sociale e opzione donna. Ruoterà attorno a queste misure il decreto sulla previdenza che il Governo sta mettendo a punto e che dovrebbe essere approvato - ha detto il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon - tra il 10 e il 12 gennaio. Il provvedimento segnerà anche il ritorno del consiglio di amministrazione per l'Inps e l'Inail, con l'abolizione dell'attuale disciplina sul presidente unico. Non sarà invece nel testo l'abbassamento dal 2,8 a 2 volte il trattamento minimo della soglia per l'accesso alla pensione anticipata nel regime contributivo.
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Il debutto di quota 100
La spesa in più per finanziare le nuove anzianità con requisiti minimi a 62 anni e 38 di contributi viene fissata dal disegno
di legge sulla manovra a quota 4,7 miliardi, per poi salire a 8 nel 2020 e 7 nel 2021. Secondo le previsioni del Governo dovrebbero
beneficiarne circa 315mila lavoratori, con un'adesione non superiore all'85% degli aventi diritto. E la crescita della spesa
dovrebbe essere graduata da sistema di posticipi e disincentivi che accompagneranno la nuova misura, sperimentale per tre
anni. I primi beneficiari di quota 100 potrebbero incassare l'assegno verso la primavera, visto che il meccanismo delle finestre
prevede un posticipo di 3 mesi dalla maturazione del requisito per i privati e di 6 mesi per i dipendenti pubblici (3 mesi
di preavviso di ritiro + 3 mesi di finestra) i quali potrebbero cominciare a uscire da giugno. Previsto il divieto di cumulo
tra pensione e reddito da lavoro oltre i 5mila euro netti l'anno fino a un massimo di cinque anni.
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Ape sociale e opzione donna
Per Ape sociale e opzione donna, le due sperimentazioni che consentono uscite anticipate rispettivamente per una serie di
categorie disagiate e per le lavoratrici con 35 anni di contributi, saranno prorogate di un anno. Per le donne la possibilità
di ritiro anticipato con ricalcolo contributivo della pensione varrà per le nate fino al termine del 1959. L'Ape sociale,
ovvero l'indennità-ponte fino a 1.500 euro per 12 mensilità per lavoratori con 63 anni in situazioni di difficoltà (disoccupazione,
invalidità, carichi familiari) e con 30 o 36 anni di contributi, a seconda della loro situazione di bisogno, resterà valida
fino alla fine del 2019. Nulla cambia per l'Ape volontaria o aziendale, sperimentali fino alla fine del 2019 già a legislazione
vigente.
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Aspettativa di vita e pensione
Il 1° gennaio 2019 scatteranno le nuove regole per l'accesso alla pensione con l'incremento di cinque mesi legato all'aspettativa
di vita sia per la vecchiaia (che passa da 66 anni e sette mesi a 67 anni) sia per la pensione anticipata (da 42 anni e 10
mesi a 43 anni e tre mesi) ma entro la metà del mese dovrebbe dunque arrivare il decreto che “riporterà indietro” i requisiti
per la pensione anticipata a quelli del 2018. Saranno però introdotte le finestre trimestrali e di fatto il “vantaggio” sarà
di soli due mesi. Per chi non ha i requisiti previsti dalla cosiddetta quota 100 o quelli per la pensione anticipata l'età
per l'uscita sarà a 67 anni.
Pensione contributiva anticipata
Durigon ha infine detto che non sarà invece nel testo del decreto in arrivo tra il 10 e il 12 gennaio l'abbassamento dal 2,8
a 2 volte il trattamento minimo della soglia per l'accesso alla pensione anticipata nel regime contributivo. Il limite minimo
di importo per ottenere la pensione anticipata nel sistema contributivo dovrebbe dunque rimanere fissato in 1.268 euro, l'equivalente
di 2,8 volte l'importo del minimo Inps.
Salvini: niente tagli ai pensionati
«Nessun pensionato italiano prenderà di meno nel 2019 rispetto al 2018. Uno legge i giornali che parlano di tagli, massacri.
Ad eccezione delle pensioni d'oro, se non interamente coperte da contributi, nessuno prenderà un euro in meno nonostante la
disinformazione» ha detto il vicepremier Matteo Salvini in una diretta Facebook tornando sul punto.Dovrebbe essere approvato
tra il 10 e il 12 gennaio il decreto legge con la nuova regolamentazione in materia di previdenza. Arriva dal sottosegretario
al Lavoro Claudio Durigon l’anticipazione, con l’aggiunta che nel provvedimento saranno contenute le misure sull'accesso
alla pensione con la cosiddetta «quota 100», il blocco dell'aumento dell'aspettativa di vita per le pensioni anticipate, la
proroga dell'Ape sociale e l'Opzione donna. Non sarà nel testo invece l'abbassamento dal 2,8 a 2 volte il trattamento minimo
della soglia per l'accesso alla pensione anticipata nel regime contributivo.
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