Da venerdì 11 gennaio alle 8 e fino a sabato 12 gennaio alle 12 si pare la finestra per presentare le liste di candidati alle Regionali in Abruzzo del 10 febbraio. Da quella da lunedì prossimo, quindi la commissione bicamerale Antimafia potrà svolgere la sua azione di controllo sulle liste, con indicazione di eventuale ”impresentabili”. Proprio giovedì, alle 8.30, la Commissione si riunirà per discutere i criteri per l’incandidabilità, che si annunciano particolarmente severi. Una analisi che il presidente della commissione Nicola Morra, vorrebbe chiudere in tempi brevi.
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Il nuovo codice più severo
Secondo le anticipazioni emerse ieri, il nuovo codice di autoregolamentazione per la composizione delle liste elettorali contemplerà
anche un “bollino nero” per i condannati per reati societari e contro la pubblica amministrazione. Tra i reati «ostativi» alla candidabilità quelli di “caporalato”, tratta delle persone, autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e corruzione tra privati.
La polemica sugli impresentabili
La commissione guidata dal grillino Nicola Morra dal 14 novembre 2018 si trova di fronte all’applicazione di un codice più severo rispetto a quello varato nel 2014 dalla commissione guidata da Rosy Bindi, che già nella scorsa legislatura provocò non poche polemiche. Basti pensare alle liste di impresentabili (persone rinviate a giudizio, indagate, sottoposte a misure cautelari o condannate anche non in via definitiva per una serie
di reati) presentate prima delle regionali 2015 e lo scontro con il futuro governatore Pd (compagno di partito di Bindi) Vincenzo De Luca.
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