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5/6 Sono bravo in italiano vado al classico, bene in matematica allo…

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    LA SCELTA

    Scuola, sei pregiudizi da sfatare sulle superiori

    Dopo le scuole medie 500mila ragazze e ragazzi sono chiamati a scegliere il percorso di studi per le superiori. Si tratta di una scelta delicata, visto che uno studente su sette fugge dai banchi prima del tempo. E altrettanti ripetono il primo anno delle superiori. Ai ragazzi e ai loro genitori dedichiamo questa breve guida sui principali luoghi comuni (da evitare) sulla scelta delle scuole superiori e prendere, così, una decisione consapevole.

    5/6 Sono bravo in italiano vado al classico, bene in matematica allo scientifico

    l consiglio orientativo che viene consegnato ai ragazzi dalle scuole risente molto dei voti. Questa posizione deterministica (vado bene in italiano quindi vado al liceo classico e così via) è frutto di un vecchio modo di ragionare. Le capacità di comprensione di un testo sono identiche sia che si affronti un testo letterario che un problema matematico. Al contrario, la capacità di problem solving del ragionamento matematico la devo applicare anche alla comprensione di un testo di traduzione di latino e greco. Dovremmo quindi valutare le capacità soprattutto di ragionamento dei ragazzi. Nella fase di orientamento la scuola media dovrebbe aiutarli non tanto a fare una scelta in base al risultato raggiunto in termini di voti, ma in funzione delle competenze, cioè delle capacità messe in atto. Potrebbero infatti non aver maturato strumenti adeguati in una materia, ma magari aver mostrato un interesse. Bisogna spingere i ragazzi verso orizzonti più ampi.

    Assunta Zanetti
    Presidente Centro orientamento Università Pavia

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