«Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi». Così su Fb e Twitter il vicepremier Luigi Di Maio, commentando a cose fatte l'incontro, in Francia, con uno dei portavoce del movimento spontaneo di protesta dei gilet gialli, Cristophe Chalençon, e alcuni dei candidati alle prossime Europee della lista Ric (Référendum d'initiative citoyenne), con la capolista (ed ex portavoce dei gilet gialli) Ingrid Levavasseur.
«Questa è la foto ricordo di questo bell'incontro, il primo di tanti, in cui abbiamo parlato dei nostri Paesi, dei diritti sociali, di ambiente e di democrazia diretta», spiega il post-ricordo della trasferta in compagnia di Alessandro Di Battista, il leader movimentista dei 5 Stelle, nel giorno in cui si è tenuto lo sciopero generale contro le politiche del presidente Emmanuel Macron.
Chalencon: siamo d’accordo praticamente su tutto
«Non parliamo ancora di alleanza, ma certamente di dialogo» è invece il commento soddisfatto di Chalencon, reduce dal faccia
a faccia di due ore e mezza «senza alcun tema di attrito» con il vicepremier italiano all'Hotel de France di Montargis, nell'interland
di Parigi. «Siamo praticamente d'accordo su tutto», ha spiegato Chalencon, annunciando che la prossima settimana sarà a Roma
insieme alla capolista Levavasseur per un nuovo incontro con il leader dei 5 Stelle. A Rispondendo a Le Parisien Chalençon ha però escluso categoricamente la possibilità di un’alleanza con il M5S per le Europee di primavera.
A parte il voto europeo, la sintonia di vedute è totale, dalla denuncia contro le «ingerenze dei Paesi europei» negli affari di altri Paesi (come il Venezuela) fino allo stop della Tav Torino-Lione e al tema dell'immigrazione. «Dobbiamo smetterla di focalizzarci sugli sbarchi, ma sui motivi che causano questi sbarchi», ha sottolineato ancora Chalenchon, riferendosi alla polemica sul franco Cfa innestata proprio dai Cinque Stelle. Quindi l'appello a smettere di «saccheggiare l'Africa. Sul franco africano sono perfettamente d'accordo con Di Maio».
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Casacche gialle divise
Tra le conseguenze del blitz oltralpe di Di Maio ci potrebbe essere una divisione interna tra i gilets jaunes. In giornata, Maxime Nicolle, Eric Drouet e Priscilla Ludosky, tra i principali leader del movimento, hanno infatti respinto
ogni ipotesi di un colloquio a Parigi con il capo politico del M5S. Se fosse confermata, hanno spiegato Nicolle e Drouet
prima dell’annuncio di Di Maio, sarebbe «un'iniziativa autonoma di una parte politicizzata che non rappresenta il movimento
dei gilets jaunes. Il nostro movimento è strettamente apolitico e non intende presentarsi alle europee. Se Di Maio mi chiama
non alzo nemmeno il telefono».
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