5/5 Nomine: verso una soluzione per la presidenza dell'Inps mentre rientra il dossier Signorini
Il tema nomine impegna la maggioranza a 360 gradi. Sullo sfondo c'è la partita, chiusa, per il vertice della Consob dopo l'uscita di Mario Nava, che ha visto salire alla presidenza l'ex ministro per gli Affari europei Paolo Savona, e Marcello Minenna, sponsorizzato dall'ala ortodossa dei Cinque Stelle, alla segreteria generale. Ma il dossier nomine ha altre sfaccettature, che si sviluppano in queste ore. Da una parte si va verso una ricomposizione sulla conferma del vicedirettore di Bankitalia Lugi Federico Signorini, dopo lo stop di Luigi Di Maio e del ministro dei Rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro nell'ultimo consiglio dei ministri. Il vicepremier Matteo Salvini, che in occasione dell'assemblea degli ex soci di Popolare Vicenza, si era schierato con Di Maio nel chiedere «discontinuità», nelle ultime ore ha adottato una posizione più flessibile: si è detto pronto ad affidarsi alle competenze del presidente del Consiglio Conte e del ministro dell'Economia Tria. Dall'altra, questa potrebbe essere la settimana decisiva per il nuovo presidente dell'Inps. Il nome che ha preso quota nelle ultime ore, cone rivela Il Sole 24 Ore, è quello di Marina Calderone, presidente dell'Ordine dei Consulenti del lavoro e consigliere di amministrazione di Leonardo. Sarebbe questa una soluzione di compromessa per mettere d'accordo la Lega e M5s. Fino all'ultimo i pentastellati avrebbero spinto per i propri candidati: l'ex Dg dell'Istituto Mauro Nori e l'economista dell'università Roma 3, e padre del reddito di cittadinanza, Pasquale Tridico.
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