Il governo esprime la disponibilità a «partecipare alla costituzione della Nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea». Lo si legge in un nota di Palazzo Chigi, emessa stasera al termine di un vertice al quale hanno preso parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
Fs sceglie di procedere con Delta e easyJet
È terminata anche la riunione del consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato sul dossier Alitalia. Il consiglio
guidato dall’ad Gianfranco Battisti ha esaminato gli sviluppi delle trattative per la ricerca del partner industriale, per
poter finalizzare l’offerta di acquisto delle attività della compagnia in amministrazione controllata.
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Il cda delle Fs ha deciso di «avviare una trattativa» con Delta Air Lines e easyJet «al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del Piano della nuova Alitalia», si legge in un comunicato delle Fs. Le due compagnie erano già considerate favorite prima della riunione rispetto all’ipotesi alternativa Lufthansa.
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La proposta di Delta e easyJet
La compagnia americana e la low cost britannica hanno dialogato nei giorni scorsi per definire una proposta integrata, da
presentare come partner industriali delle Fs nella “nuova Alitalia”, dopo il ritiro di Air France-Klm. Il cda di Fs si sarebbe
dovuto riunire il 29 gennaio su questo dossier. Ma la seduta era stata aggiornata per attendere l'impegno formale di Air France-Klm,
che infine si è ritirata, mentre era salita la tensione politica tra il governo italiano e quello francese.
I soci della “newco” Alitalia
I dettagli della proposta finale da inserire nell’offerta di acquisto di Alitalia dovranno essere negoziati nella trattativa
tra le Fs da un lato e Delta-easyJet dall’altro. L’offerta ai commissari della compagnia insieme al piano industriale dovrebbe
essere presentata entro marzo. Secondo le indiscrezioni circolate finora, Delta sarebbe disponibile ad acquisire una quota
della «newco» Alitalia del 20%, easyJet dovrebbe acquisire una quota dello stesso ordine di grandezza (15-20%), per sostituire
il vuoto lasciato dal ritiro dei franco-olandesi. La nuova Alitalia dovrebbe avere almeno il 51% di soci pubblici italiani
(Fs, il Mef con la conversione di parte del prestito statale di 900 milioni, altri soci pubblici, tra cui un veicolo riferito
alla Cdp e forse le Poste, anche se finora la società guidata da Matteo Del Fante ha sempre smentito un coinvolgimento). Nessuno
avrebbe da solo la quota di maggioranza. Le Fs emetteranno in serata un comunicato.
Esclusa Lufthansa
La proposta di Lufthansa, alternativa a quella di Delta, è stata esclusa. I tedeschi, pur avendo fatto ampie dichiarazioni
alla stampa sul loro progetto, tra cui l’affermazione che il loro piano prevede 3mila esuberi, non hanno né presentato un’offerta
vincolante ai commissari di Alitalia né hanno inviato alle Fs una proposta scritta per diventare partner industriale con gli
impegni che sarebbero disposti ad assumere.
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