Il "navigator" - la nuova figura professionale, paragonabile a un tutor che dovrà accompagnare all'impiego i futuri percettori del reddito di cittadinanza - ancora non esiste, ma già mobilita le Regioni, pronte allo scontro con il Governo per l'"invasione di campo" nella competenza sui servizi per il lavoro. La prima a muoversi è la Regione Toscana, che oggi annuncia un ricorso alla Corte costituzionale perché metta sotto la lente il via libera dell'Esecutivo a un concorso per reclutare 6mila nuove unità di personale dei Centri per l'impiego, come previsto dalla riforma bandiera del M5S.
«È materia concorrente», occorre quindi «fare concorso come prevede la Costituzione», spiegano il Governatore toscano Enrico Rossi e l'assessore al Lavoro Cristina Grieco, coordinatrice anche della Commissione lavoro e formazione della Conferenza delle Regioni. In una nota, Rossi e Grieco parlando di scelta «singolare» del Governo, che da una parte spinge sull'autonomia regionale dall'altra invece punta ad accentrare «in malo modo funzioni che la Costituzione indica come concorrenti». In ogni caso, concludono, « in Toscana non ci saranno "navigator" presi come precari e assunti senza le procedure concorsuali previste dalla stessa Costituzione. Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato».
La selezione dei "navigator" avverrà con la pubblicazione di un avviso pubblico sul sito dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). È richiesta una laurea magistrale in economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione. Previste almeno 50mila domande di candidati.
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