Economia

Dossier Connext prosegue il dialogo nel marketplace digitale

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 49 articoli Connext Vision Business Networking

Connext prosegue il dialogo nel marketplace digitale

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia

I numeri sono andati anche oltre le aspettative: 7mila i visitatori, 450 gli espositori, 2500 gli incontri B2B tra le imprese fino all’esaurimento dei tavoli, oltre 4mila contatti per incontri futuri, 80 eventi, la firma di molti accordi. E poi 500 imprese presenti online nel marketplace, la piattaforma digitale che resterà attiva per consentire lo scambio e le relazioni tra le aziende.

È il risultato di Connext, il primo evento nazionale di partenariato tra imprese di Confindustria che si è tenuto il 7 e 8 febbraio a Milano, al Mi.Co, organizzato per mettere insieme il mondo produttivo, farlo dialogare, creare reti, spingere le filiere di settore e tra piccole, medie e grandi imprese. Un’iniziativa che, appunto, continua: online, nel marketplace, per poi darsi appuntamento il 27 e il 28 febbraio del prossimo anno, con numeri che già si prevedono in crescita, visto il successo dell’edizione 2019.

«Quando l’industria cresce, cresce l’Italia e se cresce l’Italia cresce l’Europa», è stato il messaggio di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. «Connext – ha illustrato Boccia - è un salto di qualità di Confindustria che diventa sempre di più attore sociale e vuole definire proposte nell’interesse del Paese. È un esperimento che apre una nuova stagione del nostro mondo associativo, un evento realizzato dalle imprese per le imprese, con l’obiettivo di disegnare un futuro per il mondo produttivo, per fare squadra e mettere a fattor comune eccellenze e conoscenze. Come Confindustria, abbiamo anche il compito di accompagnare la crescita delle imprese».

Ad inaugurare, la mattina del 7 febbraio, è stato proprio Boccia, assieme al presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, e a Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager e Federmanager. All’evento milanese (creato su un format di Unindustria Lazio) era presente tutta la squadra di presidenza di Confindustria, a partire da Antonella Mansi, vicepresidente per l’organizzazione, che ha avuto la regia dell’iniziativa e dell’evento finale. Con lei Licia Mattioli, vice presidente per l’internazionalizzazione, che ha coordinato la parte internazionale e l’incontro con la Confindustria del Marocco; Lisa Ferrarini, vice presidente per l’Europa, che si è concentrata sul ruolo del made in Italy; Maurizio Stirpe, vice presidente per le relazioni industriali, che ha presieduto il premio sicurezza sul lavoro in collaborazione con l’Inail; Giulio Pedrollo, vicepresidente per la politica industriale, e Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il capitale umano, che hanno tirato le fila dei lavori su innovazione e capitale umano.

Carlo Robiglio, presidente della Piccola industria, e Alessio Rossi, presidente dei Giovani, sono intervenuti sul tema della managerialità. I Giovani imprenditori di Confindustria sono stati anche presenti con il loro stand Casa GI ed hanno collaborato alla “Call 4 start up”, un bando per nuove imprese (le 20 vincitrici sono entrate di diritto a Connext); Stefan Pan, vice presidente di Confindustria e presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali e per le politiche di coesione territoriale, ha coordinato l’accordo tra Confindustria-Agid-Conferenza delle Regioni-Itaca sugli appalti innovativi presentando un portale, Appaltinnovativi.gov, realizzato dall’Agenza per l’Italia digitale, per cambiare l’approccio delle pubbliche amministrazioni verso il mercato.

Sotto la guida del direttore generale Marcella Panucci, ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa l’intera struttura di Confindustria, e in particolare l’Area Eventi, che ha collaborato tra l’altro all’organizzazione dei roadshow preparatori in tutta Italia.

L’evento si è articolato su quattro driver tematici: la persona al centro del progresso; la fabbrica intelligente; le aree metropolitane motore dello sviluppo; il territorio laboratorio della crescita sostenibile. In più un focus specifico su internazionalizzazione e made in Italy, con seminari su Cina e Germania.

C’erano piccole, medie e grandi aziende tra gli stand di Connext, aperta anche ai non iscritti a Confindustria, proprio per ampliare la possibilità di contatti e fare rete, in un approccio di progetto Paese. Eccellenze poco conosciute e grandi nomi, tra cui spiccano Banca Intesa e Umana, Enel, Leonardo, Eni, Fs, Erg, Google, Amazon, Sogin, Exprivia-Italtel, Tim con Olivetti, Ibm, Siemens, Audi, Mastercard Europe, Edenred Italia. Inoltre, non mancava il mondo universitario, dalla Luiss alla Liuc; oltre al sistema associativo con molte territoriali con il proprio stand.

Tra gli eventi, un focus sull’economia circolare realizzato da Sogin, con la partecipazione anche delle istituzioni, presente il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Davide Crippa, per analizzare il percorso per lo smaltimento delle scorie nucleari. Un tema delicato e con grandi ricadute per il sistema delle imprese, su cui da anni l’Europa ci chiede di impegnarci per arrivare ad una soluzione.

Nella due giorni di Connext si è svolta anche una tappa dei roadshow Imprese per l’Africa, con la Fondazione E4Impact. Sui temi della formazione e managerialità si sono concentrate le attività di Fondimpresa, presente con il suo presidente Bruno Scuotto, e 4.Manager. Quest’ultima ha realizzato un sondaggio in tempo reale tra le imprese, da cui emerge che la figura manageriale più richiesta per il futuro sarà il manager per l’innovazione.

Sono stati inoltre firmati una serie di accordi come, per esempio, quello tra Google e Confindustria, per favorire l’internazionalizzazione delle aziende, la formazione sulle competenze digitali, la presenza online del mondo imprenditoriale. O come quello tra il Gruppo tecnico confederale Reti di imprese, la rete dei Digital innovation hub di Confindustria e RetImpresa, per stimolare la nascita di reti di imprese e favorire contemporaneamente la trasformazione digitale.

Non c’era solo l’Italia: oltre 50 aziende sono arrivate da Germania, Marocco, Romania, Bulgaria, Albania, Serbia, Macedonia e Bosnia Erzegovina. In particolare, le aziende italiane del settore del food hanno incontrato operatori delle reti commerciali tedesche. L’attività internazionale si è realizzata grazie alla collaborazione di partner come la Confindustria del Marocco, Confindustria Assafrica e Mediterraneo: la Bdi, Confindustria tedesca; la Ahk, la Camera di Commercio italo-germanica, Confindustria Est-Europa e l’Agenzia Ice.

Nel corso dei seminari sui driver tematici ci sono stati interventi di personaggi di fama internazionale: Stefano Boeri, Gry Hasselbach, Geoff Mulgan, Francesca Bria, David Thorne.

© Riproduzione riservata