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4/4 I nodi in vista dell’avvio del reddito di…

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    Reddito di cittadinanza, tutti i nodi in vista del 6 marzo

    Due tasselli del puzzle reddito cittadinanza, a pochi giorni dal fischio d’inizio, il 6 marzo, sono arrivati: il modulo Inps per fare domanda e l’intesa tra l’istituto di previdenza e i Caf, che consentirà ai Centri di assistere le famiglie che chiederanno il sostegno al reddito e la pensione di cittadinanza, e garantirà la continuità del servizio Isee. Rimangono tuttavia alcuni nodi da sciogliere, a partire dall'accordo con le Regioni sui navigator. Eccoli.

    4/4 I nodi in vista dell’avvio del reddito di cittadinanza/L’intesa con i Caf

    Secondo il decreto dal 6 marzo al 31 marzo i cittadini che hanno i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza potranno fare richiesta anche in uno dei 100mila Caf. L’Inps e la Consulta dei Caf hanno raggiunto proprio oggi, 1 marzo, un’intesa «sul rinnovo della convenzione Isee e sulla nuova convenzione del reddito di cittadinanza. Il verbale - secondo quanto fa sapere la Consulta dei Caf - verrà sottoposto all’approvazione dell’assemblea della Consulta dei Caf il prossimo 4 marzo». Secondo quanto si apprende, i Caf avranno dall’Inps per ogni pratica che si apre dieci euro esclusa l’Iva (12,2 Iva compresa) mentre avranno cinque euro Iva compresa per ogni integrazione alla domanda presentata. La richiesta, oltre attraverso i Caf, potrà essere effettuata dal sito dopo essersi dotati di Spid (sistema pubblico di identità digitale) o in uno dei 12mila uffici postali, senza però potersi avvalere del servizio di assistenza.

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