Prove tecniche di ricostruzione dal basso del centrosinistra unito. Alla vigilia delle primarie dem di domenica. È il film andato in onda oggi a Milano con la manifestazione “People - Prima le persone”, per promuovere «inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri». Oltre 1200 le adesioni di associazioni, Ong ed enti non profit. A coordinare, il comitato “Insieme senza muri”. In testa al corteo lo striscione, con il logo disegnato dal fumettista Makkox, sorretto dagli scout milanesi.
Poi lo striscione del Pd. A seguire Anpi, la bandiera della pace, la nave a pedali di Mediterranea, l’Ong Sea Watch, il carro dei Sentinelli con la scritta “la legge 194 non si tocca”, le Acli, l’Arci, Amnesty, Legambiente, Comunità di Sant’Egidio, Caritas diocesana, Cgil, Cisl Uil, le “mamme per la pelle” arrivate da tutta Italia con i loro figli adottivi, tutti riuniti dietro lo striscione «il mondo che vogliamo è una storia a colori». Ma anche famiglie con bambini che lanciano coriandoli. Sparsi tra la folla esponenti dei radicali e di Leu.
Gli organizzatori: in piazza 200mila persone
Gli organizzatori parlano di duecentomila persone in marcia da via Palestro a piazza Duomo. «Quello di oggi è il secondo appuntamento
dopo la marcia dei centomila del 20 maggio 2017 dietro alla sigla Insieme senza muri. Ora “People” ne raccoglie il testimone
per protestare contro le politiche del governo che creano cittadini e cittadine di serie A e di serie B» dice Claudia Bergonzi
del comitato organizzatore.
Martina: Pd unito contro seminatori di odio
I due candidati alla segreteria dem, Nicola Zingaretti e Maurizio Martina sono fianco a fianco (non c’è Roberto Giachetti)
in mezzo al corteo, dietro allo striscione “Milano democratica, sicura e accogliente”. Martina, pullover blue, più sorridente
e disteso incalza: «Questa manifestazione è una reazione di popolo contro una destra che sta facendo danni al Paese. Qui
in piazza c’è una sinistra plurale e unita. Non dobbiamo avere paura delle nostre diversità. Il Pd unito è indispensabile
per battere i seminatori d’odio in questo Paese, quelli che pensano che si costruisca il futuro dell’Italia sul rancore. Questa
piazza ci chiede unità e apertura e noi non dobbiamo assolutamente deluderla».
Zingaretti: Pd motore del centrosinistra per rilanciare Paese
Accanto a lui Zingaretti, in camicia azzurra, dice di puntare a una coalizione ampia. «Questo governo non garantisce sviluppo
e diritti - spiega - e distribuisce odio e rancore. Con questa manifestazione si riparte dalle persone, dalla società civile,
per ridare un futuro al Paese». Quanto al voto di domenica «non saranno le primarie del Pd, saranno le primarie per l’Italia.
Il nuovo Pd è la forza che insieme alle altre del centrosinistra contribuisce al rilancio del Paese». Si lavora al listone
per le Europee, insomma. Zingaretti e Martina sembrano complementari. E alla domanda: «Se vince le primarie, Martina sarà
il suo vice?» Zingaretti risponde laconico: «Lavoriamo per un gruppo dirigente unitario».
Dietro di loro spunta l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. C’è anche Cheikh Gaye, italo-senegalese, consigliere delegato per l’immigrazione al Comune di Arcore, nonché il presidente del Pd Matteo Orfini. Tra la folla l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, quello di Bologna Sergio Cofferati, il presidente dell’associazione A buon diritto Luigi Manconi, il comico Claudio Bisio e il giornalista Gad Lerner.
Sala: da Milano parte idea diversa d’Italia
Sfila insieme ai bambini scout che cantano “Bella Ciao” anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Per il primo cittadino di Milano in un «momento di grande cambiamento» per il Paese «è questa la nostra visione di Italia».
E ancora, salito in piazza Duomo sul camioncino dell’organizzazione, aggiunge: «A livello di società ci troviamo a uno spartiacque.
Da qui, da Milano può ripartire un’idea diversa d’Italia».
In piazza da Leu ai radicali
«Spero che da questa piazza strapiena parta una riscossa civile contro il razzismo sdoganato dal linguaggio truce dei potenti
di questo Paese» incalza Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. «Essere qui oggi è un dovere» - aggiunge Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa - e da questa piazza vogliamo ribadire la necessità di soluzioni di governo diverse, efficaci,
legali, umane e rispettose dei diritti di tutti». «Abbiamo bisogno di cambiare il Paese. Questo è un governo che fa politiche
sbagliate e non sta combattendo le disuguaglianze che ci sono» chiosa il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Sea Watch: torneremo in mare a metà marzo
Sventolano anche le bandiere dell’Ong Sea Watch. «La nostra nave è in cantiere ma contiamo di tornare in mare a metà marzo»
dice Giorgia Linardi,
portavoce per l’Italia della Ong. E questo nonostante le difficoltà burocratiche incontrate dalla nave, che ora si trova a
Marsiglia per manutenzione, dopo aver lasciato Catania la settimana scorsa.
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