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Soldi da Parnasi, i pm vogliono interrogare il tesoriere della Lega…

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L’inchiesta

Soldi da Parnasi, i pm vogliono interrogare il tesoriere della Lega Centemero

I pm di Roma vogliono interrogare il tesoriere della Lega Giulio Centemero. L’inchiesta è quella sul progetto del Nuovo Stadio della Roma - un’operazione immobiliare voluta dall’imprenditore Luca Parnasi - attorno al quale si sviluppa un presunto «sistema» illecito fatto anche di sospetti finanziamenti alla politica. L’audizione di Centemero, in qualità di indagato, riguarderà proprio una di queste dazioni «illecite» fatte dall’immobiliarista romano. Si tratta di 250mila euro erogati verso la “Più Voci”, un’associazione presieduta da Centemero che - è l’ipotesi - sarebbe in realtà una delle casseforti della Lega di Matteo Salvini.

GUARDA IL VIDEO - Stadio della Roma, chiesto processo per Parnasi e altri 14

L’avviso di interrogatorio
Centemero, deputato del Carroccio, nei giorni scorsi ha ricevuto l’avviso di interrogatorio. Per questo sta nominando un avvocato. Con l’interrogatorio i pm intendono chiarire il ruolo di Centemero, verificando se quella dazione sia effettivamente un finanziamento «coperto» verso la Lega.

I due filoni sui finanziamenti di Parnasi
L’inchiesta riguarda anche un altro finanziamento fatto da Parnasi. Si tratta di 150mila euro erogati in favore della Fondazione Eyu, presieduta dall’ex tesoriere del Partito Democratico Luca Bonifazi. Di certo, stando ai documenti investigativi, dalle 11 alle 11:40 del 7 giugno 2018 Luca Parnasi incontra Francesco Bonifazi negli uffici del Senato di Palazzo Cenci, in Piazza Sant’Eustachio a Roma. Gli investigatori hanno intercettato queste conversazioni, in quanto sul telefono cellulare di Parnasi era attivo un virus trojan che ha permesso di ascoltare, come fosse una ambientale, tutta la conversazione. Ovviamente si tratta di materiale inutilizzabile, in quanto le intercettazioni sui parlamentari possono essere svolte solo dopo una richiesta specifica alla Giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere.La vicenda è raccontata dallo stesso Parnasi, che in uno dei suoi interrogatori ha detto: «Non ricordo quanto ho parlato con Bonifazi del finanziamento alla fondazione Eyu, forse riuscirei a ricostruire temporalmente la vicenda consultando la mia agenda, dove sono registrati tutti i miei appuntamenti non avendoli io mai cancellati».

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