Arresti domiciliari per i vertici di Blutec, la società di Rivoli (Torino) che ha rilevato l'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese: l'accusa è di malversazione ai danni dello Stato. L’operazione «Blue Hole», si legge in una nota della Guardia di finanza, ha portato i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo a eseguire un’ordinanza del Gip per i domiciliari del presidente, Roberto Ginatta, e l’amministratore delegato Cosimo di Cursi (al momento ancora a piede libero perchè si trova in Brasile dove il gruppo della famiglia Ginatta dispone di un sito produttivo).
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Gli indagati sono accusati di aver distratto ingenti finanziamenti pubblici, erogati da Invitalia (per conto del ministero dello Sviluppo economico), per sostenere il programma di sviluppo finalizzato alla riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese (Palermo), che prevedeva la realizzazione di una nuova unità produttiva presso gli opifici della ex Fca Italy per la produzione di componentistica automotive.Nel 2015 la Blutec spa, costituita nel 2014 con sede a Pescara, ha sottoscritto un accordo di programma con i ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la Regione Siciliana e il Comune di Termini, per un importo complessivo di circa 95 milioni di euro, chiedendo agevolazioni pubbliche per oltre 71 milioni di euro (67 milioni per finanziamento agevolato e 4 milioni a fondo perduto).
«Gli arresti del management della Bluetec di Termini Imerese confermano alcune perplessità delle parti sui piani d' investimento. Non abbandoniamo i lavoratori che sono le vittime di questa storia. Dobbiamo prima di tutto metterli in sicurezza», promette il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio in una nota in cui ribadisce l'impegno del Mise sulla vertenza Bluetec. «Ho già dato mandato agli uffici del ministero di contattare l'amministratore giudiziario per salvaguardare i livelli occupazionali», conclude Di Maio.
Nei confronti dei due manager in fase di esecuzione anche una misura interdittiva concernente il divieto per la durata di
12 mesi di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. In corso di esecuzione, informano
le Fiamme gialle, anche un decreto di sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale Blutec di Rivoli e delle relative
quote sociali nonché delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari della società piemontese riconducibili agli
indagati per oltre 16 milioni di euro, parte dei 21 milioni di euro ricevuti da Invitalia per il rilancio dello stabilimento
ex Fiat in Sicilia.
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