Ci sarà il palazzo ducale di Modena, tra le più grandi e prestigiose residenze della famiglia d’Este e oggi sede dell’Accademia militare, oppure il palazzo della Consulta a Roma, che ospita la Corte costituzionale, o ancora i luoghi del barocco pontremolese, da villa Dosi Delfini al palazzo Negri Dosi. Sono solo alcuni dei 1.100 tra monumenti, castelli, parchi, luoghi di culto, borghi, aree archeologiche, musei, teatri, campanili, torri, stadi e antichi ospedali che il Fai (Fondo ambiente italiano) aprirà al pubblico nel fine settimana del 23 e 24 marzo.
Quarantamila apprendisti Ciceroni
Si tratta della 27a edizione delle Giornate di primavera, iniziativa che il Fai promuove dal 1993 e che finora ha richiamato
11 milioni di visitatori. Quest’anno saranno coinvolte 430 località sparse in 20 regioni, che apriranno i loro tesori spesso
inaccessibili durante il resto dell’anno. Luoghi e monumenti che saranno visitabili anche grazie all’apporto di 40mila apprendisti
Ciceroni, giovani che illustreranno i percorsi e le caratteristiche delle bellezze in mostra.
Il ponte tra le culture
Nella pattuglia dei volontari anche un centinaio di Ciceroni di origine straniera, che contribuiranno a dar vita al debutto
del progetto “Fai ponte tra le culture”, l’iniziativa che la Fondazione ha voluto per raccontare le influenze straniere che
hanno contaminato alcuni dei 1.100 beni aperti al pubblico.
Per gli iscritti Fai visite esclusive
L’elenco completo dei luoghi visitabili è disponibile sul sito del Fai (www.giornatefai.it) o telefonando allo 02-467615399.
Si possono sostenere l’iniziativa e le attività del Fondo ambiente con l’iscrizione annuale - possibile presso i beni aperti
e che dà diritto a 83 visite esclusive e 15 iniziative dedicate - oppure con un contributo facoltativo da lasciare all’ingresso
dei luoghi da visitare o ancora con un Sms solidale da inviare al numero 45584, attivo fino al 31 marzo.
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