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3/11 Storia dell'F-35 - Andreatta disse: «L'F-35 costa…

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    il velivolo made in usa

    F-35, storia di un cacciabombardiere controverso (che divide Lega e M5S)

    Come sulla Tav, la maggioranza Lega-M5S è divisa sull'acquisto dei cacciabombardieri americani F-35. I Cinquestelle avevano promesso un taglio degli acquisti, ma nessuna decisione è stata presa. Adesso si ripiega su uno studio per capire quali sono le “esigenze difensive” dell'Italia. Un espediente per prendere tempo e rinviare le scelte su una materia infuocata. Ma il leader della Lega, Matteo Salvini, invece vuole andare avanti negli acquisti

    3/11 Storia dell'F-35 - Andreatta disse: «L'F-35 costa metà dell'Eurofighter»

    Fecero scalpore le dichiarazioni dell'allora ministro della Difesa, Beniamino Andreatta, a favore dell'F-35 rispetto al caccia europeo. «L'ultimo caccia americano costa la metà dell'Eurofighter ed è migliore sotto il profilo tecnologico, perché può muoversi con un sistema di collegamenti via satellite, senza scoprirsi», disse Andreatta il 9 luglio 1998, all'assemblea dell'Aiad. Andreatta si schierò a favore del Jsf-F-35 davanti ai rappresentanti delle industrie nazionali della difesa, più favorevoli al caccia europeo prodotto dalle industrie di quattro nazioni (Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia) che, nelle previsioni, avrebbe dovuto assicurare più lavoro alle fabbriche italiane, rispetto a un aereo americano. Gli americani promettevano costi unitari medi per velivolo più bassi in base all'assunto di arrivare a vendere tra i 2.500 e i 3.000 aerei, non solo in casa loro ma in tutto il mondo. L'Efa in origine partiva da una stima di ordini domestici, dei quattro paesi costruttori, di 620 aerei.

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