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4/11 Storia dell'F-35 - Gli stanziamenti dell'Italia

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    il velivolo made in usa

    F-35, storia di un cacciabombardiere controverso (che divide Lega e M5S)

    Come sulla Tav, la maggioranza Lega-M5S è divisa sull'acquisto dei cacciabombardieri americani F-35. I Cinquestelle avevano promesso un taglio degli acquisti, ma nessuna decisione è stata presa. Adesso si ripiega su uno studio per capire quali sono le “esigenze difensive” dell'Italia. Un espediente per prendere tempo e rinviare le scelte su una materia infuocata. Ma il leader della Lega, Matteo Salvini, invece vuole andare avanti negli acquisti

    4/11 Storia dell'F-35 - Gli stanziamenti dell'Italia

    Il primo via libera in Parlamento c'è stato nel dicembre 1998, poche settimane dopo il giuramento di Massimo D'Alema come presidente del Consiglio. Le commissioni Difesa della Camera (9 dicembre) e del Senato (15 dicembre) hanno dato parere favorevole all'adesione dell'Italia come “partner informato” alla prima fase, con un contributo di 10 milioni di dollari. Un piccolo impegno finanziario, ma già un importante impegno politico. Con il secondo governo Berlusconi, nel giugno 2002, confermato il parere positivo delle due commissioni Difesa, l'Italia ha aderito alla fase successiva, detta “Sdd”, impegnandosi con un miliardo e 28 milioni di dollari (circa un miliardo e 190 milioni di euro dell'epoca).

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