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Alitalia, easyJet si ritira. Il piano torna in discussione, resta…

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IL RILANCIO DELLA COMPAGNIA

Alitalia, easyJet si ritira. Il piano torna in discussione, resta solo Delta

EasyJet rimette in forse l’ennesimo tentativo di salvataggio di Alitalia. «A seguito delle conversazioni con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio che valutasse le opzioni per le future operazioni di Alitalia, easyJet ha deciso di ritirarsi dal processo». È quanto indica la compagnia britannica in un comunicato in cui conferma il suo impegno per l'Italia quale mercato chiave, dove attualmente trasporta 18,5 milioni di passeggeri ogni anno, impiegando 1400 piloti e assistenti di volo con contratti di lavoro italiani. «Continueremo a investire nelle tre basi di Milano, Napoli e Venezia come abbiamo fatto negli ultimi anni, aggiungendo rotte e capacità», spiega la società in una nota.

Alitalia è stata posta in amministrazione straordinaria nel 2017 dopo che i lavoratori hanno respinto l'ultimo di una lunga serie di piani di salvataggio, lasciando ancora una volta il governo alla ricerca di un acquirente per salvare la compagnia aerea.

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La settimana scorsa, l’a.d. di Fs Gianfranco Battisti è tornato dalla missione negli Usa, dove ha incontrato il ceo di Delta Ed Bastian. L’uscita di scena di easyJet rimette in discussione l’intero piano di salvataggio, anche se Delta ha annunciato che «le discussioni continuano». Il gruppo Usa ha aggiunto che «continua a esplorare i modi con cui lavorare con Ferrovie dello Stato e mantenere la nostra partnership con Alitalia in futuro».

Secondo le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, Delta sarebbe disponibile ad acquisire una quota della «newco» Alitalia del 20%, mentre easyJet avrebbe dovuto acquisire una quota dello stesso ordine di grandezza (15-20%), per sostituire il vuoto lasciato dal ritiro dei franco-olandesi. La nuova Alitalia dovrebbe avere almeno il 51% di soci pubblici italiani (Fs, il Mef con la conversione di parte del prestito statale di 900 milioni, altri soci pubblici, tra cui un veicolo riferito alla Cdp).

Ferrovie è impegnata in una corsa contro il tempo per rispettare la scadenza di fine mese fissata dal governo italiano per presentare un piano di salvataggio per Alitalia. Senza un partner industriale forte, Alitalia potrebbe presto trovarsi in difficoltà, poiché né le Ferrovie né lo stato hanno le competenze per gestire la compagnia.

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