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Sblocca cantieri, tensioni Lega-M5S su condono edilizio. Di…

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il decreto mercoledì in cdm

Sblocca cantieri, tensioni Lega-M5S su condono edilizio. Di Maio: non ci sarà

Arriverà mercoledì in Cdm il decreto sblocca cantieri. A confermarlo ieri è stato il premier Giuseppe Conte da Cuneo, dove si è recato col ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per un sopralluogo sul tracciato dell'autostrada incompita Asti-Cuneo. Dalle bozze spunta anche una “mini-sanatoria” sulle piccole irregolarità sui vecchi edifici (porte e finestre spostate rispetto ai documenti tecnici, piccole difformità), che si fatica a verificare nelle carte delle costruzioni avviate prima del 1977. Ma l'ipotesi sanatoria - attribuita ieri da fonti M5S a una richiesta del Carroccio subito smentita dagli interessati - è oggi esclusa con forza da Luigi Di Maio. «Non ci saranno condoni nello sblocca cantieri. Mi risulta che anche la Lega sia contraria ai condoni. Non ci sarà nessun condono», ha assicurato il vicepremier su "Radio anch'io": «Non ci sarà nessuna liberalizzazione dei subappalti e faceva bene Cantone a manifestare perplessità».

Condono a parte, le divergenze sul provvedimento tra i due alleati permangono anche su altri fronti: il partito di Matteo Salvini vorrebbe un intervento ampio, con un commissario unico che sovrintenda alla ripartenza di tutti i cantieri delle grandi opere e che non tralasci anche l'edilizia privata. «Bisogna sbloccare tutto, no a un intervento minimo», insiste il ministro dell'Interno.

«Stiamo rivedendo le ultime norme. Ci abbiamo lavorato molto intensamente sia a Roma sia sui cantieri», ha spiegato ieri il presidente del Consiglio, sottolineando che «siamo qui per risolvere i problemi, tocca a noi assumerci la responsabilità, ci impegniamo a risolverli». Ma Conte ha anche lanciato un
avvertimento ai concessionari.
«Noi non solo sblocchiamo i cantieri, ma lo facciamo con un approccio ben diverso rispetto al passato. Nessun regalo ai concessionari, nessuna proroga ad libitum. Quel che è giusto pagare si paga», ha detto. Ieri da Matera è intervenuto sul tema anche l'altro vicepremier, Luigi Di Maio. «Il decreto sblocca cantieri è fondamentale per far ripartire le infrastrutture: deve essere fatto prima possibile. Si tratta di oltre 300 cantieri e 200mila posti di lavoro», ha detto durante il suo tour elettorale nella capitale europea della Cultura.

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