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4/10 Il decreto Crescita 2019: aumenta lo sconto Imu sui capannoni

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    APPROVATO «SALVO INTESE»

    Dalle multe all’Imu sui capannoni, ecco le novità del decreto crescita

    Alla fine il via libera del governo, dopo un acceso Consiglio dei ministri durato oltre tre ore, è arrivato. Ma quello al decreto crescita è stato un via libera «salvo intese», il che significa che il testo non è definitivo ma subirà modifiche e integrazioni. Un articolato, quello del provvedimento su cui punta l'esecutivo giallo verde per rilanciare una crescita al palo, che ha imbarcato undici nuove norme presentate dallo Sviluppo economico, acquisendo la parvenza di una “decreto omnibus”. Cinquanta disposizioni in tutto, che spaziano dal pacchetto fiscale, con il ritorno dei superammortamenti e dall'aumento progressivo della deducibilità dall'Ires e dall'Irpef dell'Imu pagata per i capannoni alle tutele per il Made in Italy, dal prestito ponte di Alitalia agli incentivi per il rientro dei cervelli, all'immunità limitata a manager e commissari dell'Ilva. Il decreto ha perso il dossier più delicato: quello sui rimborsi ai risparmiatori, rinviato alla prossima settimana. Ecco alcuni dei punti principali del provvedimento.

    4/10 Il decreto Crescita 2019: aumenta lo sconto Imu sui capannoni

    È previsto l'aumento progressivo della deducibilità dall'Ires e dall'Irpef dell'Imu pagata dagli imprenditori per gli immobili strumentali all'attività d'impresa. L'attuale aliquota del 40%, già raddoppiata in legge di bilancio dal Governo Conte, sale al 50% per l'anno in corso e cresce all'80% per il triennio 2020-2022. Per sostenere la crescita dimensionale delle imprese torna il bonus aggregazioni introdotto nel 2009. Si tratta di un sconto fiscale sul disavanzo da concambio che emerge dalle operazioni di fusione e di scissione effettuate a partire dall'entrata in vigore del Dl crescita al 31 dicembre 2022, nonché sul maggior valore iscritto dalla società conferitaria nelle ipotesi di conferimento di azienda.

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