Italia

9/10 Il decreto Crescita 2019: registro marchi storici e fondo…

  • Abbonati
  • Accedi
    APPROVATO «SALVO INTESE»

    Dalle multe all’Imu sui capannoni, ecco le novità del decreto crescita

    Alla fine il via libera del governo, dopo un acceso Consiglio dei ministri durato oltre tre ore, è arrivato. Ma quello al decreto crescita è stato un via libera «salvo intese», il che significa che il testo non è definitivo ma subirà modifiche e integrazioni. Un articolato, quello del provvedimento su cui punta l'esecutivo giallo verde per rilanciare una crescita al palo, che ha imbarcato undici nuove norme presentate dallo Sviluppo economico, acquisendo la parvenza di una “decreto omnibus”. Cinquanta disposizioni in tutto, che spaziano dal pacchetto fiscale, con il ritorno dei superammortamenti e dall'aumento progressivo della deducibilità dall'Ires e dall'Irpef dell'Imu pagata per i capannoni alle tutele per il Made in Italy, dal prestito ponte di Alitalia agli incentivi per il rientro dei cervelli, all'immunità limitata a manager e commissari dell'Ilva. Il decreto ha perso il dossier più delicato: quello sui rimborsi ai risparmiatori, rinviato alla prossima settimana. Ecco alcuni dei punti principali del provvedimento.

    9/10 Il decreto Crescita 2019: registro marchi storici e fondo anti-delocalizzazioni

    È istituito, presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi del ministero dello Sviluppo, il registro speciale dei marchi storici (con almeno 50 anni) : l'iscrizione al registro speciale dei marchi storici è effettuata su istanza del titolare o del licenziatario del marchio ma può avvenire anche d'ufficio da parte dell'Ufficio se c'è notizia che l'impresa voglia chiudere il sito produttivo. Se la proprietà pianifica la chiusura dello stabilimento, con relativo licenziamento collettivo, deve innanzitutto notificarlo al Mise e se intende delocalizzare e non trova acquirenti si avvia una collaborazione con lo stesso ministero per individuare attività sostitutive per la reindustrializzazione e l'uso del marchio. Ci sono obblighi di notifica: se non si rispettano sanzioni fino al 3% del fatturato. Si prevede anche l'istituzione - sempre presso il ministero dello Sviluppo - di un Fondo per la tutela dei marchi storici con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro. Le norme non sono retroattive e quindi non si applicheranno al caso della Pernigotti.Ilva: immunità limitata a manager e commissari

    © Riproduzione riservata