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Torna a Ivrea la kermesse di Casaleggio. È la prima «di…

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Servizio |domani l’evento «sum#03»

Torna a Ivrea la kermesse di Casaleggio. È la prima «di governo». Senza Grillo

Il leader pentastellato Luigi Di Maio durante l’edizione dell’anno scorso di «Sum», l’evento annuale promosso a Ivrea dall’Associazione Gianroberto Casaleggio presieduta dal figlio Davide (foto Ansa)
Il leader pentastellato Luigi Di Maio durante l’edizione dell’anno scorso di «Sum», l’evento annuale promosso a Ivrea dall’Associazione Gianroberto Casaleggio presieduta dal figlio Davide (foto Ansa)

Viste in sequenza, le tre edizioni di «Sum», l’evento annuale promosso a Ivrea dall’Associazione Gianroberto Casaleggio presieduta dal figlio Davide (come l’Associazione Rousseau), fotografano la rapida evoluzione del M5S: la prima, nel 2017, vedeva un Movimento ansioso di accreditarsi presso l’establishment e il mondo produttivo. La seconda fotografava la politica dei due forni, con i Cinque Stelle impegnati nella formazione del nuovo Governo. Quella di domani a Ivrea, sempre all’Officina H, ex sede dell’Olivetti dove lavorava il cofondatore del M5S, è la prima con i pentastellati al Governo. Affollata di ministri e sottosegretari, con il vicepremier Luigi Di Maio. Tutti rigorosamente in platea.

Il format è sempre lo stesso: ospiti nazionali e internazionali che si susseguono sul palco a dibattere sul futuro. Obiettivo: «Dare vita a una rete connettiva e culturale che sia in linea con i principi che hanno animato il pensiero e l’azione del visionario imprenditore, scomparso il 12 aprile di tre anni fa». Un inno alla “futurologia” cara a Casaleggio padre. «Per lui - spiega il figlio Davide - era importante fermarsi a pensare e cercare di capire gli scenari attuali e immaginare quelli che si sarebbero potuti realizzare in futuro».

Si comincia con Giorgia Abeltino, direttrice Public Policy di Google per l’Europa del Sud, e con Davide Dattoli, il bresciano selezionato da Forbes tra i trenta under 30 più influenti di tutta Europa nel campo dell’innovazione: a loro il compito di ragionare sulla nuova era del lavoro. E poi scuola, formazione, cibo, con uno scenario globale dipinto dal filosofo belga Marc Luyckx Ghisi.

Su storytelling del passato e del presente parlerà Dared Diamond, biologo e geografo statunitense, vincitore del Premio Pulitzer nel 1998 per il saggio “Armi, acciaio e malattie”, in cui si sofferma sui fattori che hanno portato l’Occidente a dominare sul mondo. Di intelligenza connettiva discuteranno il sociologo belga Derrick De Kerchowe, considerato l’erede di Marshall McLuhan, e Patrick Ehlen, alla guida del Loop AI Labs Cognitive Computing. C’è spazio per una riflessione sulla fede con don Mauro Leonardi e don Patrizio Coppola. Di blockchain - tecnologia di cui Casaleggio e il M5S sono fan - dibatterà Silvio Micali, docente d’informatica presso il Laboratorio di intelligenza Artificiale del Mit di Boston.

L’allenatore boemo Zdenek Zeman è stato arruolato per riflettere sul futuro dello sport. Sotto la lente anche le smart city (con l’imprenditore argentino Martin Varsavsky, fondatore di Urban Capital) o l’ambito del riconoscimento facciale e dei big data, con Luca De Biase e l’imprenditore pugliese Ivan De Masi. Nel panel dedicato alla cultura interverrà Franco Bernabè sul tema “Ivrea patrimonio dell’Unesco”. Non poteva mancare una sezione dedicata all’informazione, con Francesco Piccinini e Marco Travaglio. Per chiudere, un «monologo sul futuro» del comico Enrico Bertolino.

Ma come negli anni passati, nonostante la politica sia formalmente bandita e resti in platea, «Sum» sarà anche una cartina al tornasole della metamorfosi del M5S. E della galassia che ruota intorno al Movimento ormai asceso a Palazzo Chigi, con Casaleggio in un ruolo che si fa via via più centrale. Nell’atto costitutivo della nuova associazione “Movimento 5 Stelle”, firmato il 20 dicembre scorso, figura come nuovo socio fondatore insieme a Di Maio. Beppe Grillo resta solo come garante. E a Ivrea, per il secondo anno consecutivo, non ci sarà. Un altro segnale dei tempi (e dei Cinque Stelle) che cambiano.

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