L’Anpal pubblica il decreto che sblocca l’incentivo «Occupazione Sviluppo Sud» previsto dalla manovra dello scorso dicembre. Si tratta di uno sgravio contributivo fino a 8.060 euro, per 12 mesi; e spetta ai datori di lavoro privati che assumono, nelle regioni meridionali, giovani svantaggiati tra i 16 e i 34 anni oppure disoccupati over 35, purché privi di un impiego retribuito da almeno sei mesi. Altro requisito è che queste persone non devono aver avuto un rapporto di impiego negli ultimi sei mesi con il medesimo datore di lavoro. L’esonero si applica in caso di sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato sia a tempo pieno sia part-time (anche a scopo di somministrazione) e di apprendistati professionalizzanti (nelle ipotesi di stabilizzazione di rapporti a termine non è richiesto il requisito della disoccupazione). Rientra nell’ambito di applicazione dello sgravio anche il socio lavoratore di cooperativa, se assunto con contratto di lavoro subordinato. Sono invece escluse (dall'incentivo) le assunzioni con contratto di lavoro domestico, occasionale, intermittente.
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Le assunzioni che potranno beneficiare dell’agevolazione saranno solo quelle firmate tra il 1° maggio e il 31 dicembre 2019. Se il contratto di lavoro è a tempo parziale il massimale dell’esonero è proporzionalmente ridotto. A essere interessate, nel dettaglio, sono le otto regioni del Sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia (le «meno sviluppate»), Abruzzo, Molise, Sardegna (quelle «in transizione»), indipendentemente dalla residenza del lavoratore. In caso di spostamento della sede di lavoro fuori da queste otto regioni, l’incentivo non spetta a partire dal mese di paga successivo a quello del trasferimento. Il bonus «Occupazione Sviluppo Sud» è cumulabile con altri incentivi: tra questi, precisa il decreto Anpal, anche con l’esonero per spingere l’occupazione stabile giovanile (under35) previsto dal decreto dignità (ovviamente, si deve rispettare il limite massimo di agevolazione pari a 8.060 euro su base annua).
Sul piatto vengono messi 120 milioni di euro (fondi Ue); «Una dote iniziale», fanno sapere dall’Anpal, sufficiente per coprire i primi tre mesi di applicazione dell’esonero. Poi si provvederà al suo rifinanziamento, attraverso riprogrammazioni e individuazione di nuovi risparmi. Nel frattempo sono in corso pure interlocuzioni con le regioni, soprattutto per recuperare risorse da utilizzare nel 2020. Il “tiraggio” a fine anno è stimato in circa 400 milioni di euro, una cifra che rientra nello stanziamento inserito nella legge di bilancio per questa misura (500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020).
Lo scorso anno l’incentivo «Occupazione Mezzogiorno» ha funzionato abbastanza bene: secondo gli ultimi dati ufficiali, al 31 dicembre 2018, le assunzioni agevolate di disoccupati meridionali, giovani e non, sono state oltre 120mila (120.752 per la precisione) e l’importo medio dell’esonero si è attestato intorno ai 4mila euro.
La gestione dell’attuale sgravio è affidata all'Inps. I datori interessati dovranno, quindi, inoltrare all’Istituto un’istanza preliminare di ammissione; espletate poi tutte le verifiche e ottenuto il via libera, l’erogazione del beneficio avviene mediante conguaglio sulle denunce contributive. L’incentivo deve essere fruito, a pena di decadenza, entro il 28 febbraio 2021.
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