Una manifestazione in due tappe per raccontare il cosiddetto “oro blu” a 360 gradi o, detto in altre parole, seguendo tutto il ciclo idrico, prima a monte e poi a valle. Il Festival dell'Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua, ambiente e energia), quest'anno si articola in due momenti distinti e al tempo stesso legati tra loro: la prima a Bressanone (tra il 13 e il 15 maggio) dedicata al ciclo idrico “a monte” e realizzata in gemellaggio con il “Water Light Festival” della cittadina altoatesina; la seconda a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia, dal 10 all'11 ottobre, per parlare del segmento “a valle”. L'idea è appunto quella di seguire la linea blu dell'acqua, partendo dalle Dolomiti e arrivando nella Laguna, dove il tema principale sarà capire come funziona la gestione in emergenza dei servizi idrici e come si possono misurare i consumi.
La quinta edizione e il ruolo guida di Utilitalia
Il Festival dell'Acqua - che ha cadenza biennale ed è giunto alla sua quinta edizione dopo Genova nel 2011, L'Aquila nel 2013,
Milano nel 2015 e Bari nel 2017 – è una tre giorni di riflessioni e approfondimenti con relatori nazionali e internazionali
ed esperti del settore, per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita, insieme a manifestazioni artistiche
e culturali. Un'iniziativa che chiama a raccolta le circa 500 aziende associate a Utilitalia e tutti i soggetti che a diverso
titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. L'associazione presieduta da Giovanni Valotti - tra Società di
capitali, Consorzi, Comuni, Aziende speciali ed altri enti - vanta circa 90.000 addetti complessivi, un valore della produzione
pari a circa 38 miliardi di euro e utili per 1,3 miliardi. Altri numeri? Gli associati a Utilitalia forniscono servizi idrici
a circa l' 80% della popolazione, servizi ambientali al 55%, servizi di distribuzione gas ad oltre il 30% e servizi di energia
elettrica a circa il 15% della popolazione italiana.
Cambiamenti climatici, normative e infrastrutture
Tra i principali punti all'ordine del giorno del Festival dell'Acqua a Bressanone ci sono i cambiamenti climatici e la scarsità
di risorse idriche, i legami tra le direttive europee e l'Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030, la ricerca e l'innovazione
tecnologica insieme alla sostenibilità ambientale, le infrastrutture e gli acquedotti. E ancora: la normativa di riferimento
del servizio idrico integrato e le sue proposte di riforma, il tema degli investimenti e gli argomenti in capo all'Autorità
di regolazione. Quest'anno, peraltro, il programma della manifestazione prevede incontri sull'Agenda delle Nazioni Unite per
lo sviluppo sostenibile al 2030. Ma si parlerà anche della stretta connessione dell'acqua con l'energia e di mini-idroelettrico.
Ci sarà spazio a dibattiti sui cambiamenti climatici e quindi sugli effetti della siccità o al contrario sulle alluvioni,
e perciò sulla gestione dell'abbondanza di acqua. Si metterà a fuoco la necessità di un nuovo approccio in termini di tecnologie,
investimenti, strategie gestionali e meccanismi di regolazione, e un focus sarà dedicato alle località sciistiche dove spesso
il turismo invernale deve poter fare affidamento sulla neve naturale o, in sua mancanza, su quella artificiale.
Il gemellaggio con il Water Light Festival
Uno sguardo importante sarà rivolto anche all'Europa e ai nuovi obiettivi coerenti con gli indirizzi di economia circolare:
in quest'ottica sarà anche presentato il Blue Book, lo studio sullo stato dell'arte dell'acqua in Italia realizzato in collaborazione
con Utilitatis, per poi concentrarsi su un'analisi del settore sugli impatti industriali, economici e ambientali della regolazione
del servizio. Infine si vedrà come “illuminare l'acqua”, anche grazie al gemellaggio con il “Water Light Festival”, che per
la terza volta trasformerà il centro di Bressanone in una galleria d'arte a cielo aperto. Artisti locali e internazionali
allestiranno installazioni speciali giocando con i due preziosi elementi di luce ed acqua trasformando vie e piazze in luoghi
luminosi e magici, valorizzando il patrimonio storico e offrendo nuovi spazi di rinascita alla città.
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