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7/8 Il Dl crescita approvato dal Cdm / Made in Italy: nasce il registro…

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    VIA LIBERA DEL CDM

    Dal superammortamento allo sconto Imu sui capannoni: le misure del decreto crescita

    È durato quattro ore ed è stato uno dei Consigli dei ministri a più alta tensione del governo gialloverde. Alla fine il decreto crescita è stato approvato in via definitiva, dopo il primo sì «salvo intese» incassato il 4 aprile. Il bilancio del vertice terminato poco dopo la mezzanotte vede Salvini ottenere lo stralcio di gran parte del salva Roma, ma M5S annuncia battaglia in sede di conversione del decreto in Parlamento. Passa la norma sui rimborsi ai risparmiatori truffati delle banche. E il tetto dell'indennizzo diretto, tra la soddisfazione del M5S, aumenta da 100mila a 200mila euro. Ecco alcune delle principali misure del provvedimento

    7/8 Il Dl crescita approvato dal Cdm / Made in Italy: nasce il registro «marchi storici»

    Ridimensionato il pacchetto Made in Italy voluto dal ministro dello Sviluppo economico Di Maio, che proverà a integrarlo in sede di conversione in legge del decreto. Salta il contrassegno statale «Made in Italy», che avrebbe utilizzato lo Stellone della Repubblica. Via libera invece al finanziamento, con 1,5 milioni annui, dei consorzi nazionali che operano all'estero, con un credito d'imposta del 50%, fino a 30mila euro, per le spese sostenute per la tutela legale dei prodotti colpiti dal fenomeno dell'«Italian sounding». Nasce il registro dei marchi storici in chiave «anti delocalizzazione» ma l'iscrizione potrà essere solo volontaria e non d'ufficio da parte del ministero. Se il titolare del marchio vuole chiudere o delocalizzare, deve impegnarsi a cercare un acquirente. Nasce un Fondo da 30 milioni per interventi nel capitale di rischio delle imprese iscritte, che potranno anche accedere al Fondi di garanzia. La norma, ribattezzata «Pernigotti», in realtà non si applicherà al caso dell'azienda ligure in quanto non retroattiva.

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