1/8 Il Dl crescita approvato dal Cdm / Salva - risparmiatori: indennizzi fino a 200mila euro
Con i correttivi alla legge di bilancio arriva il doppio binario per gli indennizzi ai risparmiatori danneggiati dai crack bancari. La prima via per accedere al Fondo (Fir) è riservata alle persone fisiche e agli imprenditori individuali (anche agricoli) che dichiarano per il 2018 un reddito Irpef fino a 35mila euro, oppure non arrivano a 200mila euro di patrimonio mobiliare. Il decreto che ha ottenuto il via libera «salvo intese» il 4 aprile prevedeva un tetto patrimoniale di 100mila euro; ora fonti di governo legate a M5S segnalano che il tetto potrebbe aumentare a 200mila euro se la Ue darà l’ok; in questo caso il passaggio dalla commissione tecnica che gestirà le pratiche sarà più veloce con la sola verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi. Superato l'esame arriverà il via libera.
A chi supera invece quei tetti di reddito e patrimonio la commissione riserverà un giudizio di merito con una duplice verifica: che le banche abbiano messo in atto «violazioni massive» degli obblighi Mifid e Tuf nella vendita dei titoli, ma anche il «nesso di causalità» fra queste violazioni e «il danno subito». Il rimborso (30% per le azioni e 95% per le obbligazioni) del costo d'acquisto includerà «gli oneri fiscali».
© Riproduzione riservata