Tra emendamenti e ritocchi, maggioranza al lavoro sul decreto "Sblocca cantieri". Obiettivo: concludere la prima lettura al Senato prima dello stop ai lavori parlamentari per le elezioni Ue del 26 maggio. Tra le proposte di modifiche depositate dalla Lega spunta così la ricalibratura delle soglie per l'affidamento degli appalti. L'emendamento a prima firma Massimiliano Romeo, capogruppo a Palazzo Madama, stabilisce che tra i 40mila e i 150mila euro l'affidamento sia diretto «previa consultazione di tre operatori economici». Tra 150mila e 350mila euro si prevede invece una procedura negoziata con la consultazione di 10 operatori (cinque nel caso dei servizi). Oltre i 350mila euro e fino a un milione di euro la procedura è ancora negoziata ma con 15 operatori. Sopra un milione si passa infine alla procedura ordinaria.
Più tempo per i lavori dei piccoli Comuni
Sempre la Lega chiede poi più tempo per avviare i lavori dei piccoli Comuni finanziati con il piano da 400 milioni gestito
dal ministero dell'Interno. L'emendamento del Carroccio in materia fa slittare dal 15 maggio al 31 luglio 2019 la scadenza
per l'avvio dei cantieri destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Slitta
poi dal 15 giugno al 31 agosto il termine per la revoca dei finanziamenti nei confronti dei Comuni in ritardo o inadempienti
nell'utilizzo dei fondi.
Telecamere in asili e case per gli anziani
Sponsor "trasversali" (lo firmano senatori di Lega, M5S, Pd e Forza Italia) dietro l'emendamento che prevede la dotazione
di telecamere in tutte le aule delle scuole dell'infanzia e in tutte le strutture di assistenza e cura di anziani e disabili.
La proposta prevede lo stanziamento di fondi ad hoc a disposizione dei Comuni pari a 10 milioni nel 2019 e 30 milioni per
ciascun anno dal 2020 al 2024.
Subappalti, soglia massima dal 50% al 40%
Punta invece a far scendere la soglia massima del subappalto (dal 50%, come previsto attualmente dal Dl "Sblocca cantieri",
al 40% del valore dei lavori) l'emendamento del Movimento 5 Stelle, a prima firma del presidente della commissione Lavori
pubblici del Senato, Mauro Coltorti, in tandem con il capogruppo a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli. Nel Codice degli appalti
la soglia era fissata al 30 per cento. L'emendamento cancella anche dal decreto n. 32/2019 la possibilità che un concorrente
alla gara possa proporsi come subappaltatore al vincitore dell'appalto. Stop anche all'incentivo del 2% per i progetti firmati
dai tecnici della Pa. Il bonus dovrebbe così tornare a incentivare le attività di programmazione e controllo delle amministrazioni
e non la progettazione.
"Fondo salva-cantieri" a carico di chi vince le gare
Tra le novità proposte dal Movimento 5 Stelle si registra anche la creazione di un "fondo salva-cantieri" per tutelare subappaltatori
e sub-fornitori, da alimentare con un versamento a carico di chi vince le gare «nella misura dello 0,2% del valore del ribasso
offerto dall'aggiudicatario» per tutti gli appalti di lavori da 200mila euro in su e per tutti gli appalti di servizi e forniture
sopra ai 100mila euro. La misura (anticipata dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in una intervista al Sole
24 Ore), ha lo scopo «di evitare il blocco dei cantieri, di tutelare i lavoratori e di garantire il rapido completamento delle
opere pubbliche».
Via libera del Senato prima del voto Ue
Nelle intenzioni della maggioranza lo "Sblocca cantieri" dovrebbe completare l'esame in Senato entro la prossima settimana,
prima dello stop dei lavori parlamentari per il voto europeo. I tempi per l'esame dei circa 1.200 emendamenti depositati sono
comunque stretti. Lunedì la commissione Bilancio avvierà l'esame per il parere: l'auspicio è che possa concludere almeno l'esame
dei circa 600 emendamenti presentati all'articolo 1 entro martedì mattina in modo da consentire l'avvio delle votazioni nelle
commissioni di merito (Lavori pubblici e Ambiente) già martedì. L'esame del Dl in commissioni dovrebbe concludersi mercoledì,
a seguire l'approdo in Aula, per l'esame da concludere entro venerdì, in tempo per la pausa dei lavori dal 20 al 24 maggio.
Il provvedimento, che deve passare all'esame della Camera, deve essere convertito in legge entro il 17 giugno.
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